L’allegra tristezza di Troisi adesso colora la sua città

L’allegra tristezza di Troisi adesso colora la sua città
 San Giorgio a Cremano. Brindando all’ultimo ciak, alla troupe aveva detto: «Non dimenticatevi di me». Oggi, a più di vent’anni dalla scomparsa...

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 San Giorgio a Cremano. Brindando all’ultimo ciak, alla troupe aveva detto: «Non dimenticatevi di me». Oggi, a più di vent’anni dalla scomparsa di Massimo Troisi, la favola dell’artista tocca ancora il cuore degli amanti dell’arte cinematografica, e non solo. Menestrello malinconico della comicità, inconfondibile napoletanità fatta di mimica e gestualità accentuate e tanta timida poesia, Troisi oggi avrebbe l’età giusta per prendersi l’Oscar che il destino gli ha negato. Ma anche il regalo di compleanno della sua città natale. Jorit Agoch (l’artista della bambina di Ponticelli, del San Gennaro operaio a Forcella, di Fedez a Pianura, solo per citare le opere realizzate nel capoluogo partenopeo) ha dipinto l’attore e regista proprio a San Giorgio a Cremano: ieri mattina l’inaugurazione dell’opera che da settimane già incantava i passanti. Un regalo di compleanno per il Pulcinella senza maschera che il pubblico ha amato fin dagli esordi, istintivo erede di Eduardo raffigurato su un’intera facciata del Palaveliero, palazzo dello sport in città.


Nel murales gli occhi e il volto di Massimo sono accanto a una bobina su cui scorrono tre scene dei suoi film: la prima, tratta dal film «Ricomincio da tre», ritrae un fermo immagine del dialogo tra Lello Arena e lo stesso Massimo sul tema del miracolo facile e del miracolo difficile; la seconda, dalla pellicola «Non ci resta che piangere» è invece incentrata sull’indimenticabile scena del bidello Mario (Massimo Troisi) che detta una lettera all’insegnante Saverio per chiedere clemenza a Savonarola, l’influente frate predicatore nella teocratica Firenze dell’epoca. Infine c’è il bacio della conquista (grazie soprattutto alle poesie di Neruda), scena tratta dal Postino: uno dei momenti più belli del cinema italiano, ultima interpretazione di Troisi, fatalmente commovente. «Un bacio che sembra quasi vero», secondo parecchi che hanno racchiuso la scena in un scatto o in un selfie. Al calare del telo è infatti uno scroscio di applausi.

«È momento importante per la nostra città - ha commentato il sindaco Giorgio Zinno - e per tutti coloro che amano Troisi e che avranno così l’occasione di dedicargli un pensiero, ammirando la straordinaria opera realizzata da uno dei più grandi street artist. Abbiamo realizzato un sogno condiviso, grazie alla collaborazione con gli imprenditori del Palaveliero che hanno sostenuto economicamente il primo murales a tema con un contributo del Comune». Ma non finisce qui. L’opera sarà la prima tappa di un percorso artistico a cielo aperto che il Comune intende realizzare ponendo in vari punti della città altri murales, tutti dedicati a Troisi.


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