Castel Volturno. Erano villette belle e curate, destinate ai villeggianti soprattutto napoletani. Quaranta e più anni fa. Poi la morsa dei clan, il sacco edilizio e...
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È la Farnesina a chiarire: «Angelo Antonio Toriello in passato si è presentato spesso come ambasciatore itinerante e consigliere speciale per la missione permanente di Sao Tomé e Principe alle Nazioni Unite. Le autorità della repubblica dell’Africa Centro-occidentale - aggiungono fonti degli Affari Esteri - hanno segnalato a questo Ministero che non riconoscono questo signore come proprio rappresentante presso enti privati o pubblici negli Usa. Non gli è stato riconosciuto alcuno stato diplomatico, non è accreditato presso la repubblica italiana e non gode di alcuna immunità o privilegio».
E non solo: è ancora la Farnesina a precisare che Sebastiano Lauritano, che anche nei sui profili sui social si definisce il coordinatore dell’ufficio diplomatico di Toriello, «non risulta agli atti del ministero degli Affari Esteri».
Fine di una incredibile «copertura» e di un «vanto» perfino nel Salernitano, terra d’origine del «diplomatico». Quando Toriello infatti, annunciò di essere stato nominato ambasciatore, fu Giovanni Romano, all’epoca sindaco di Mercato San Severino e poi assessore regionale all’Ambiente della giunta Caldoro, a congratularsi e ad applaudire alla carriera «del suo caro compagno di scuola».
Un amico che ha attraversato molte vite. Showman, diplomato in arte drammatica a Parigi, lanciato come cantante da Renzo Arbore a «Quelli della notte». Poi Toriello diventa fra’ Emanuele e gestisce in saio un bar nel centro di Salerno. Lascia rapidamente i Francescani e va in India dove incontra il Dalai Lama. Qui, fonda Project Mistic Connection, impregnata di spiritualità. Cambia ancora vita: sposa Monia e ha due figli. Intanto, è un po’ giornalista e un po’ criminologo a Londra. Infine, «diventa» ambasciatore presso la Missione permanente della repubblica di Sao Tomè e Principe.
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Il Mattino