Per tre giorni Napoli ospita l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Ma nei panni di ambasciatori e diplomatici ci sono 600 studenti provenienti da tutte le scuole...
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L’iniziativa giunta alla sua quinta edizione ospita le assemblee al Maschio Angioino alla Galleria Principe di Napoli e a Palazzo San giacomo. La crisi dei rifugiati in Europa è il tema portante ma i ragazzi dei licei campani prima e delle scuole medie poi, proveranno a dare anche soluzioni a temi delicati come estremismo e terrorismo internazionale, diritto all’istruzione, lotta al traffico internazionale di bambini e sicurezza nel Mediterraneo.
L’esperienza si articola in due fasi e per tutta la durata della simulazione gli studenti si confronteranno tra loro dialogando in inglese. A ognuno di loro viene assegnato un Paese che dovrà rappresentare direttamente in aula. Qui il delegato dovrà svolgere tutte le mansioni tipiche di un diplomatico, come tenere discorsi negoziati con alleati e avversari, risoluzione di conflitti, adottando le regole di procedura delle Nazioni Unite.
Insomma piccoli diplomatici crescono. Dei 600 studenti attualmente impegnati nel progetto, 150 parteciperanno anche alla simulazione internazionale che si svolgerà a New York nell’ultima settimana di febbraio all’interno del quartier generale dell’Onu e altri 10 andranno nell’università di Berkley, a San Francisco, a marzo.
Alla Closing Cerimony del 21 gennaio che si terrà al teatro Acacia invece saranno presenti le autorità cittadine e tutti i rappresentati dei consolati presenti a Napoli. «L’esperienza vuole fornire ai ragazzi le conoscenze per poter affrontare nella vita non solo temi d’attualità che ogni giorno leggiamo sui giornali – ha spiegato Simonetta Lamberti responsabile Imun Napoli- ma soprattutto vuole fornire loro gli strumenti per il futuro valutando eventuali percorsi di studi per intraprendere le carriere diplomatiche».
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Il Mattino