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La campagna acquisti per rinforzare la squadra che porta lo scudetto sul petto e la preparazione degli azzurri sul campo di Dimaro. Ma mentre è concentrato sulle questioni più legate al calcio giocato, Aurelio De Laurentiis resta alla finestra sulla questione stadio. Da un lato c’è il progetto, anticipato dal “Mattino”, presentato alla Zes per la realizzazione della zona Caramanico, dove un tempo c’era l’ex macello al confine con Poggioreale. Dall’altro guarda comunque con interesse a ciò che accade sullo stadio Maradona. Sia perché i lavori, per quanto si cercherà di renderli il meno impattanti possibili, si svolgeranno comunque in parte durante il campionato. Ma anche perché se l’ex San Paolo fosse davvero riammodernato con i parametri richiesti dalla Uefa, e quindi anche con le aree commerciali su cui spesso il patron degli azzurri ha insistito, potrebbe avere più appeal sul produttore cinematografico. Che d’altronde ha una convenzione che lo lega all’impianto di Fuorigrotta fino al 2028.
L’INTERESSE
A conferma dell’interesse di Aurelio De Laurentiis a ciò che accade sull’impianto di Fuorigrotta c’è un elemento non di secondo piano. Ieri a Palazzo San Giacomo, durante l’incontro con i delegati di Uefa e Figc, c’era anche un rappresentante della Ssc Napoli. E non uomo di secondo piano. Arturo Testa, legale del patron azzurro, da molto tempo segue le vicende relative allo stadio per conto di De Laurentiis. E sicuramente avrà riferito al patron azzurro dell’esito dell’incontro. E di come i rappresentanti di Uefa e Figc siano rimasti positivamente colpiti dal progetto presentato dall’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza. Un progetto che De Laurentiis conosce bene. Era il 30 aprile quando Edoardo Cosenza ha inviato al club il master plan con recupero del terzo anello. E il 9 maggio successivo il patron azzurro incontrò Cosenza e Manfredi in un noto hotel del Corso Vittorio Emanuele per parlare dello stadio. Appuntamento che si concluse con cordialità e anche con una nota congiunta. Ma gli azzurri stavano per vincere il quarto scudetto e c’era un clima di grande festa e gioia. Le parti dissero che si sarebbero aggiornate. Il dialogo non si è fermato, ma il patron ha poi calato la carta a sorpresa, presentando il piano per Poggioreale. Palazzo San Giacomo vuole continuare sulla strada del confronto e del dialogo, pur non nascondendo alcune perplessità sull’area in cui De Laurentiis vorrebbe realizzare il progetto.
L’ATTESA
La svolta per il progetto sul Caramanico arriverà il 4 settembre.
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Il Mattino