L'Eurispes: «Usura, in Campania business da 7 miliardi di euro»

L'Eurispes: «Usura, in Campania business da 7 miliardi di euro»
Diminuiscono le denunce per usura, in costante aumento, invece, quelle per estorsione. In linea con il dato nazionale, anche in Campania il fenomeno dell'usura rimane un...

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Diminuiscono le denunce per usura, in costante aumento, invece, quelle per estorsione. In linea con il dato nazionale, anche in Campania il fenomeno dell'usura rimane un fenomeno sommerso: secondo le stime dell'Eurispes, il business dello strozzinaggio sul territorio regionale si aggira sui 7 miliardi di euro. I dati sono stati resi noti nell'ambito del convegno «La criminalità nascosta. Impresa e Stato contro l'usura e il racket», che si è svolto al Palazzo Nunziante a Napoli.


Un incontro promosso dal Commissariato Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Eurispes e ASI di Napoli (Consorzio per l'Area di Sviluppo Industriale) in occasione di un protocollo di intesa siglato proprio dal Commissariato Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura e ASI di Napoli che pone le basi per un percorso di aiuto e sostegno alle imprese vittime della criminalità sommersa. All'evento hanno partecipato l'Assessore delegato alla Sicurezza della Regione Campania, Franco Roberti, l'Assessore alla Legalità del Comune di Napoli, Alessandra Clemente. Ha introdotto i lavori, Gian Maria Fara, Presidente dell'Eurispes. Sono intervenuti: Domenico Cuttaia, Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Giuseppe Romano, Presidente Consorzio ASI Napoli, Tullio Del Sette, Presidente Osservatorio Sicurezza Eurispes, Carlo Ricozzi, Comandante Interregionale dell'Italia Meridionale della Guardia di Finanza, Vittorio Tomasone, Comandante Interregionale dell'Arma dei Carabinieri. Le conclusioni sono state affidate ad Antonio D'Amato, Procuratore aggiunto Procura della Repubblica S. Maria Capua Vetere.


Si è calcolato che il 12% delle famiglie campane (su un totale di 2,1 milioni) si sia rivolto nel corso dell'ultimo anno a soggetti privati per ottenere un prestito, non potendolo avere dal sistema bancario. Ipotizzando che il prestito ammonti, in media, a 10mila euro, si ottiene la cifra di quasi 2,6 miliardi di euro per 259mila di nuclei familiari in difficoltà. Passando alle imprese, per il settore agricolo si è stimato che il 10% delle 60,488 aziende agricole campane abbia avuto la necessità di richiedere denaro ad usurai, e che la somma media richiesta ammonti a 30mila euro. Si arriverebbe così a 181,4 milioni di euro. Per quanto riguarda le aziende del commercio e dei servizi (342mila attive), si stima approssimando verso il basso, che una su 10 si sia rivolta agli usurai. Stimando una cifra media di 15mila euro in prestito, si arriva a circa 486 milioni di euro. Il capitale prestato si attesterebbe così su 3,26 miliardi di euro. Considerando un interesse medio sui prestiti del 10% al mese, ossia del 120% annuo, si arriva a calcolare un capitale restituito che aggiunge altri 3,92 miliardi di interesse ai 3,26 prestati. In conclusione, il business in Campania dell'usura consiste in almeno 7,18 miliardi di euro. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino