«L'ingannatrice di Salerno, donna Giovanna»: martedì alla Biblioteca Nazionale

«L'ingannatrice di Salerno, donna Giovanna»: martedì alla Biblioteca Nazionale
Martedì 21 marzo, alle 16, è in programma nella Biblioteca Nazionale di Napoli la presentazione  della commedia in cinque atti di Menotti Lerro...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Martedì 21 marzo, alle 16, è in programma nella Biblioteca Nazionale di Napoli la presentazione  della commedia in cinque atti di Menotti Lerro «L'ingannatrice di Salerno, donna Giovanna», Editrice Zona 2016. Dopo il saluto del direttore Francesco Mercurio, con l’autore intervengono Giuseppe Gentile, Università di Salerno, Francesco D'Episcopo, Università Federico II di Napoli, Silvia Pacifico, coordinatore della Provincia di Salerno per il settore Musei e biblioteche. Letture degli attori Patrizia Pozzi e Gino Amoroso.


Fra le tante varianti del mito di Don Giovanni,una versione originale e innovativa. Menotti Lerro, poeta, sempre più consapevole dei propri mezzi espressivi, si misura ora con il genere teatrale, inventando una figura eccessiva, estrema, Donna Giovanna, una sorta di Grande Signora del male e del maleficio, che riesce a infondere in chi ha il terribile e triste destino di incontrarla, frequentarla. Nel testo, sono le donne a esserne oggetto, mentre agli uomini sono riservati l’inganno mellifluo e la bugia sfacciata e ammaliatrice. Donna Giovanna resta però – in linea con la tradizione – l’unica figura di spessore in mezzo a figure  fragilissime che sembrano non attendere altro che l’essere ingannate e sedotte Leggi l'articolo completo su
Il Mattino