L'Italia e l'Europa, la «riscossa» antieuro parte da Napoli

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Segui Il Mattino su Facebook, clicca qui Parte da Napoli il movimento antieuropeista. Grida al complotto l'associazione...

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Parte da Napoli il movimento antieuropeista. Grida al complotto l'associazione "Riscossa italiana", nata il 19 giugno, che riunisce tra i fondatori un gruppo di accreditati giuristi ed economisti, con un programma ben preciso: smascherare le logiche sottese all'Europa.



Lo ha ribadito anche questa mattina il presidente Antonio Maria Rinaldi, nel corso del confronto sulle prospettive della Costituzione italiana nell'odierna dimensione sovranazionale e comunitaria, «preoccupato per la nazione e pronto a riprogrammare l'Italia».



Concorde anche il blogger e scrittore Francesco Amodeo, a breve di nuovo in libreria con un'altra inchiesta, proprio sul tema, dal titolo "La Matrix Europea". Il dito è puntato contro gruppi di potere come Bilderberg, Aspen Institute, la Riia.



A sposare la causa di Riscossa italiana anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che sottolinea come la Costituzione dia alla persona un valore superiore al denaro mentre l'Europa ancora oggi si è occupata solo del denaro e non dei diritti. «Un Paese che non mette nel pil le politiche sociali è un Paese finito. Non pensate che la crisi del capitalismo senile sia passeggera anzi è ineluttabile. Ci vuole un nuovo umanesimo».



Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, ha suggerito di iniziare a pensare di uscire dall'euro: «C'è la possibilità di deroga nel trattato di Lisbona e quindi cogliamola. Siamo per un’Europa di pace e sviluppo, ma questa aggregazione monetaria ci sta portando al disastro». Nel merito, oltre a Francesca Donato e Luca Cestaro, è intervenuto anche il segretario generale di Riscossa Italiana Lucio Barra Caracciolo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino