«Le dichiarazioni del governatore De Luca sui precari della sanità pubblica rese nei giorni scorsi, sono frutto, a nostro avviso, di confusione normativa e di un non...
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E ancora: «In tutte le aziende sanitarie della regione è evidente la necessità di recuperare anni di politiche recessive in materia di reclutamento e gestione del personale, che hanno determinato in primis l'invecchiamento del personale in servizio e poi l'indifferenza verso i reali fabbisogni di personale, che risultano ben lontani da quanto stabilito dal decreto 67 del 2016. Ad esempio, il fabbisogno per la figura di operatore socio sanitario, che nel vecchio decreto dovrebbe essere di circa 5000 unità su base regionale, ad oggi risulta del tutto inadeguato. Sul tema reclutamento la Cisl ha da sempre una posizione chiara e trasparente, impegnata ad accelerare il processo di assunzione di tutti i vincitori di concorso e dei precari che da anni hanno assicurato i Lea (livelli essenziali di assistenza). Il tutto attraverso la proroga dei contratti in essere fino al completamento delle procedure concorsuali, in atto e ancora da bandire; la definizione del reale fabbisogno del personale sanitario (infermieri, oss, personale tecnico-amministrativo, ricercatori, medici, personale universitario); nuovi concorsi che prevedano sostanziali premialità finalizzate a valorizzare le professionalità maturate a qualsiasi titolo. L’auspicata uscita dal piano di rientro e le deroghe normative e finanziarie necessarie al percorso indicato richiedono l’urgente e tempestivo intervento del ministro Roberto Speranza dal quale ci aspettiamo la massima attenzione ad un territorio fortemente penalizzato in questi anni in tema di cura e assistenza ai cittadini. Certe dichiarazioni rischiano di alimentare pericolose frizioni tra i lavoratori, vittime di facili strumentalizzazioni se la Regione non aprirà immediatamente un serio e fattivo confronto chiarificatore e risolutivo dell’intera partita sanità».
«Bisogna unitariamente, Regione, Direttori delle Aziende sanitarie e Organizzazioni sindacali, rilanciare e sostenere la vertenza anche sul piano nazionale per superare gli ostacoli normativi e quelli di ordine finanziario, usati finora pretestuosamente per rallentare i percorsi da condividere. Ci vuole rispetto per tutti gli operatori del settore - aggiungono Buonavita, Medici e Barilà - Se il governatore è a conoscenza di tangenti elargite o di sindacalisti corrotti ha il dovere di recarsi subito in Procura a denunciare questi reati gravissimi e la Cisl è pienamente disponibile ad accompagnare la sua azione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino