L'autonomia differenziata come «occasione per chi governa le Regioni del Sud» e, soprattutto, il varo di un piano straordinario per rilanciare il lavoro e l'occupazione in Campania e nel Mezzogiorno. Sono le linee guida del nuovo corso della Lega in Campania illustrato dal leader regionale, Claudio Durigon, coadiuvato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Pina Castiello e dal deputato Gianpiero Zinzi. Durigon ha anche annunciato l'arrivo nella Lega, ad allargare il gruppo dirigente campano, di Salvatore Ronghi, ex sindacalista ed ex consigliere regionale. Un avvicinamento che fa il paio con il simpatico siparietto, avvenuto nel maggio dello scorso anno, quando Ronghi fece omaggio a Durigon di una maglia del Napoli con il numero 68.

Ma sono le elezioni in Abruzzo a tenere banco nelle valutazioni politiche del vertice campano della Lega. «La piena vittoria del governatore Marsilio, con l'affermazione di tutti i partiti del centrodestra, è la migliore risposta alla grancassa mediatica di chi si diceva certo che, dopo la Sardegna, anche l'Abruzzo sarebbe stato travolto da un presunto “vento nuovo” - ha detto Castiello - La verità è che in Sardegna non c'è stato nessun vento nuovo, e il centrosinistra ha vinto per mera combinazione. In Abruzzo, i rapporti di forza sono ritornati subito quelli che realmente si registrano nel Paese, mentre per il campo largo c'è stato solo un prematuro “mortal sospiro”», ha concluso Castiello.

Quanto alla spinosa questione dossieraggi, in una nota, la Lega Campania pretende che il «Pd faccia chiarezza sul ruolo del senatore Sandro Ruotolo che, a quanto si è appreso, avrebbe chiesto, senza averne titolo, carte giudiziarie relative a inchieste giudiziarie». Sul potenziamento delle infrastrutture, secondo la Lega Campania, infine, «oggi serve finalmente che il Sud possa ripartire e può farlo soltanto esclusivamente dalle infrastrutture, per questo serve mettere in campo un piano molto forte».