La pandemia spinge il settore della sicurezza in Italia, i dati del convegno di Sorrento

La pandemia spinge il settore della sicurezza in Italia, i dati del convegno di Sorrento
La sicurezza privata è una solida realtà del nostro Paese. Ne fanno parte 1.745 imprese e 76.203 addetti, per una media di 43,7 addetti per impresa. Negli ultimi...

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La sicurezza privata è una solida realtà del nostro Paese. Ne fanno parte 1.745 imprese e 76.203 addetti, per una media di 43,7 addetti per impresa. Negli ultimi cinque anni le imprese del settore della vigilanza sono cresciute del 16,2% e gli occupati del 22,8%, con un fatturato complessivo di circa 3,4 miliardi di euro.  Sono alcuni dei dati emersi nel corso del convegno di ConFederSicurezza, la confederazione del settore della vigilanza e sicurezza privata promossa da Confcommercio, in svolgimento al Palazzo Comunale di Sorrento, con la partecipazione di analisti, esperti, esponenti della politica e delle istituzioni e rappresentanti di aziende italiane di interesse strategico.

La pandemia ha dimostrato, ancora una volta, che la sicurezza privata rappresenta un elemento fondamentale e complementare alla sicurezza pubblica, per garantire la tranquillità negli spazi del vivere comune. Durante il lockdown, infatti, guardie giurate ed operatori dei servizi fiduciari hanno proseguito nel loro lavoro, hanno garantito il presidio e il controllo degli accessi in ospedali, supermercati, snodi logistici, hanno svolto i regolari servizi di presidio e sorveglianza di imprese e uffici pubblici, hanno proseguito nel servizio di trasporto valori garantendo la disponibilità di denaro contante negli sportelli bancari e negli esercizi commerciali e il regolare pagamento delle pensioni. Non si sono tirati indietro di fronte ai nuovi compiti dettati dalle regole imposte durante l’emergenza, vigilando sul rispetto dei protocolli sanitari e verificando la temperatura corporea, il distanziamento fisico e il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione. E, continuando a svolgere il loro lavoro, hanno consentito alle forze dell’ordine di moltiplicare i controlli delle persone e delle imprese sull’intero territorio.

«Un lavoro di grande responsabilità che richiede sacrificio, esperienza e capacità di adattarsi a tante situazioni  - sottolinea il presidente di ConFederSicurezza, Luigi Gabriele -. Le nostre imprese e i loro addetti sono presenti in nodi strategici quali porti, aeroporti, stazioni ferroviarie. Svolgono servizi essenziali per la collettività come il trasporto valori e il controllo della sicurezza delle merci che ogni giorno viaggiano sulle nostre strade. E sono presenti in situazioni di grave pericolo, come i servizi antipirateria a bordo delle navi. Un mondo variegato e composito che invoca un importante cambiamento: avvicinare lo status giuridico della guardia giurata a quello di agente ausiliare di pubblica sicurezza. Un appello che rivolgiamo al Governo, affinché finalmente accolga le nostre istanze».

Si tratta di una possibilità che, adeguatamente normata, potrebbe innalzare il livello di sicurezza della popolazione e delle stesse guardie giurate, oltre che facilitare l’introduzione di normative per svolgere le funzioni di guardia del corpo e di contractors di aziende che operano all’estero. Per ConFederSicurezza, affiancare le autorità di pubblica sicurezza nello svolgimento di sempre più funzioni sussidiarie, consentirebbe alle forze dell’ordine di occuparsi con più efficacia le attività di intelligence e di controllo del territorio.

Al termine dei lavori, si è tenuta la cerimonia di premiazione della prima edizione del «Premio Letterario Francesco Cossiga», assegnata ad Alberto Pagani, autore del «Manuale di intelligence e servizi segreti. Antologia per principianti, politici e militari, civili e gente comune», edito da Rubbettino. Un viaggio interdisciplinare attraverso le diverse dimensioni del complesso mondo dell'intelligence e dei servizi segreti: una narrazione che scorre tra suggestioni letterarie e cinematografiche, aspetti storici, geopolitici e studi strategici e militari. 

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Il Mattino