Napoli, turisti del Centro storico indignati per lo scempio delle bombolette

La rabbia degli abitanti e l’indignazione dei turisti per il danneggiamento della torre nota col nome “Ad Arcum”, nel centro antico di Napoli, ad opera di ignoti...

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La rabbia degli abitanti e l’indignazione dei turisti per il danneggiamento della torre nota col nome “Ad Arcum”, nel centro antico di Napoli, ad opera di ignoti maniaci delle bombolette spray. Ormai è da diverso tempo che il “ludus lastrunculorum”, la scacchiera dell’antico gioco in voca presso i legionari romani, disegnata e incisa sul marmo del celebre campanile di epoca rinascimentale, fotografato da centinaia di turisti, della Cappella dei Pontani della chiesa di Santa Maria Maggiore della Pietrarsa, lungo la famosa strada del decumano maggiore, tra via del Sole e via Tribunali. Questo non è un caso isolato, ma tanti altri monumenti portano i segni di un oltraggio alle regole del decoro ormai sistematico e spesso impunito. Non c'è pace per i monumenti napoletani, infatti, le associazioni culturali “Celanapoli”, “Sii turista della tua città” e il “Comitato Portosalvo” denunciano quotidianamente gli scempi sui monumenti ad opera di writer che in questo modo pensano di esprimere, diciamo così, la propria arte.

 
«Scarabocchi e imbrattamenti – dice il residente Francesco Romagnolo, - è quanto di più vigliacco ci possa essere. Doppiamente vigliacco quando questo afflato vandalizzatore si scaraventa contro uno dei monumenti più belli del centro antico di Napoli, patrimonio dell’Unesco, che il paese può vantare».
Un writer, che chiede di rimanere anonimo, difende la categoria, «Chi deturpa i monumenti sono degli imbrattatori, cosa ben diversa dai writers, noi siamo artisti contemporanei che produciamo “street art” colorando le città per dare un’anima alle pareti di cemento». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino