Pompei. La ribellione dell'antica Pompei alla «padrona» diventa social. La Soprintendenza di Pompei racconta le gesta del condottiero romano Lucio...
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A Pompei la storia e l’archeologia s’incontrano. Battaglie accadute più di 2000 anni e testimoniate dalle fonti storiche, trovano un'eco concreta nei monumenti di questa città. All’inizio del I secolo avanti Cristo Pompei, insieme ad altre città italiche, si solleva contro Roma chiedendo a gran voce la piena cittadinanza. La risposta dell’esercito non tarda ad arrivare e nell’89 avanti Cristo Silla cinge d’assedio Pompei, per lunghi e interminabili mesi. I crateri aperti dalle baliste, i fori dei proiettili, i danni inferti dalle catapulte romane ancora oggi segnano le mura nord-occidentali della città, il tratto meno impervio e quindi più esposto. Dopo mesi di strenua resistenza, Pompei capitola e uno dei legionari, finalmente entrato in città, incide sull'intonaco di una delle torri nome del suo trionfante comandante: SIlla.
La foto dei fori lasciati dai proiettili delle catapulte sul paramento esterno a est di Porta Ercolano, realizzata dopo la conquista sillana, pubblicate sui social della Soprintendenza diventano virali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino