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I quattro amici di Tiziana, la 31enne morta suicida per i video hard diffusi sula Rete, a cui la ragazza inviò per motivi personali i video hot che la ritraevano in momenti di intimità risultano iscritti nel registro degli indagati per il reato di diffamazione dalla Procura di Napoli nei due fascicoli, poi riuniti, che erano stati aperti tra maggio e giugno 2015 in seguito alla denuncia in due tempi presentata da Tiziana Cantone per diffamazione nella prima denuncia e per violazione della privacy successivamente, dopo la diffusione di quei video sulla rete diventati virali. L'indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli e dal sostituto procuratore Alessandro Milita che a ottobre scorso sentirono anche la giovane donna facendo così entrare nel vivo l'indagine.
L'inchiesta fu avviata nel maggio dello scorso anno quando Tiziana presentò la querela nei confronti dei quattro per la diffusione in rete dei video.
Il Mattino