GIUGLIANO - Sversamenti illegali nell’Idrovora, chiuso il condotto fognario del Comune di Castelvolturno che scaricava liquami nell’impianto e che poi finivano nel Lago...
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Da mesi, infatti, le denunce degli ambientalisti per le condizioni del lago avevano preoccupato i due Comuni ai quali appartengono le sponde del lago, Giugliano e Castelvolturno. «Finalmente si è messo definitivamente fine alla devastazione ambientale del bacino del Lago Patria, che non sarà più una fogna a cielo aperto – hanno affermato Franciosi e Russo - da qui bisogna ripartire per il risanamento della circumlago e per la tutela e rivalutazione della meravigliosa Biodiversità che popola la Laguna».
Ma gli ambientalisti assicurano che continueranno a monitorare lo specchio d’acqua e tutta la zona. Appena qualche giorno fa l’incendio, di natura dolosa, che ha distrutto un canneto nei pressi del centro remiero, zona dove nidificavano degli uccelli rari e che ora, invece, è diventato un mucchio di cenere. «Chiederò al magistrato inquirente di essere ascoltato come denunciante e persona informata sui fatti – ha sottolineato Franciosi - vanno accertate le gravissime responsabilità del Comune di Castelvolturno, che adesso vorrebbe apparire, insieme all'Ente Riserva, come «eroe per caso», e far credere di essere del tutto all'oscuro che il collettore abusivo veniva utilizzato da anni, per pompare liquami, provenienti dal loro impianto fognario, verso il Lago Patria».
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