Napoli, lavori interminabili a via Cupa Principe, i residenti: «È una vergogna»

Il cantiere infinito di via Cupa Principe
Dovevano durare circa sette mesi i lavori di riqualificazione di via Cupa Principe, una delle più importanti strade di collegamento tra IV e VII Municipalità che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dovevano durare circa sette mesi i lavori di riqualificazione di via Cupa Principe, una delle più importanti strade di collegamento tra IV e VII Municipalità che collega via Stadera con il quartiere di San Pietro a Patierno e invece, come denunciano i residenti, i lavori stanno procedendo a rilento, arrivando a bloccare le attività commerciali della zona.


I lavori, dal costo complessivo di circa 210.000 euro, furono deliberati e approvati durante la consiliatura targata Armando Coppola - il tratto di via Cupa Principe interessato dai lavori ricade nella responsabilità del parlamentino di via Gianturco - e proseguiti da Giampiero Perrella, successore proprio di Coppola alla guida del quarto parlamentino. Numerosissimi incidenti e lo stato disastroso del manto stradale resero improcrastinabili i lavori che, però, sono ufficilamente partiti solo nel luglio 2018. Ad oggi i lavori dovrebbero essere vicini al completamento - 210 giorni il tempo stabilito per la conclusione dei lavori - ma via Cupa Principe somiglia ancora ad un cantiere a cielo aperto.
 
Il consigliere della VII Municipalità Giuseppe Grazioso si è fatto portavoce della protesta dei cittadini, protesta che rischia di sfociare in aperta ribellione. A causa del blocco stradale imposto dai cantieri, infatti, molte attività commerciali hanno subito danni irrimediabili mentre alcuni negozi sono stati costretti a chiudere. «Non è possibile - tuona Grazioso - che per rifare poco meno di cento metri di strada occorra tutto questo tempo. La strada in questione è di fondamentale importanza per la circolazione, specie per i mezzi di soccorso, per raggiungere dal centro di Napoli il quartiere di San Pietro a Patierno e i comuni confinanti della provincia. Si tratta di una situazione - l'affondo dell'esponente della Municipalità di Secondigliano-San Pietro a Patierno - che sta mettendo a rischia la tenuta economica di un gran numero di attività commerciali della zona. Credo - conclude poi Giuseppe Grazioso - che sia arrivato il momento di riaprire nell'immediatezza la strada, restituendo dignità a cittadini residenti e commercianti». 


Ad aggravare ulteriormente le preoccupazioni dei cittadini l'assenza di qualsiasi cartello che indichi data di inizio e data di fine dei lavori. Informazioni essenziali che sono obbligatorie per legge - comma 4 dell'articolo 27 del d.P.R 380/2001 - e la cui assenza potrebbe configurare reati di natura penale e amministrativa a carico della ditta esecutrice dei lavori. Ad oggi l'unico collegamento tra Napoli e la sua periferia nord è rappresentata dalla sgangherata via Nazionale delle Puglie, una strada che versa in pessime condizioni di conservazione e che, lo testimonia il traffico infernale di ogni giorno, è del tutto insufficiente a garantire le esigenze di mobilità dei residenti delle sempre più bistrattate periferie a nord di Napoli.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino