L'ex gli porta via la figlia di 5 anni, si mobilita anche il sindaco di Portici

L'ex gli porta via la figlia di 5 anni, si mobilita anche il sindaco di Portici
«Il ministero degli esteri ponga in essere le procedure di competenza interessando i canali istituzionali diplomatici di rappresentanza dello Stato Italiano all'estero...

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«Il ministero degli esteri ponga in essere le procedure di competenza interessando i canali istituzionali diplomatici di rappresentanza dello Stato Italiano all'estero per valutare l'attuale stato della bambina consentendo nel contempo al padre Davide di ricongiungersi con la figlia».


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Il sindaco di Portici Vincenzo Cuomo è intervenuto ieri, con una lettera inviata al Ministero degli Affari Esteri, sulla vicenda della piccola Layla Napolitano, 5 anni, di cui si sono perse le tracce lo scorso 25 novembre quando, cioé, secondo quanto denunciato dal padre Davide, ha abbandonato il territorio italiano insieme alla madre di origini africane, senza avere chiesto il suo consenso.

«Nella serata di ieri - dice Davide Napolitano, 42 anni, all'Ansa - una richiesta di aiuto ufficiale è stata inviata dal sindaco della mia città, Portici, all'indirizzo del Ministro Luigi Di Maio, perché si faccia il possibile per riportare Layla in Italia. I carabinieri stanno intanto indagando sul come sia stato possibile che una bambina con un passaporto custodito presso la Questura di Napoli abbia potuto lasciare l'Italia indisturbata».

«Nel frattempo - conclude Davide - due associazioni che si occupano di casi di malagiustiza stanno rileggendo tutte le carte processuali per capire come sia stato possibile lasciare a piede libero la madre della bambina, segnalata come soggetto pronto alla fuga e verosimilmente in possesso di documenti di dubbia natura. Non è stata, a mio parere, messa in atto nessuna forma di tutela per mia figlia». Lo scorso 29 novembre, il giorno dopo avere denunciato ai carabinieri la sottrazione della figlia minore, Davide ha rivolto un appello al ministro Di Maio. 
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Il Mattino