Libera ricorda Gianluca Cimminiello, vittima innocente della camorra

Libera ricorda Gianluca Cimminiello, vittima innocente della camorra
Un video per raccontare la storia di Gianluca Cimminiello, vittima innocente della Camorra. A realizzarlo i componenti del presidio Libera Vomero Arenella, in occasione...

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Un video per raccontare la storia di Gianluca Cimminiello, vittima innocente della Camorra. A realizzarlo i componenti del presidio Libera Vomero Arenella, in occasione dell’anniversario della sua morte. Era il 2 febbraio 2010 quando Gianluca fu ucciso nel suo studio di tatuaggi a Casavatore. Il raid punitivo della camorra in seguito alla pubblicazione su Facebook di uno scatto che ritraeva Gianluca con un calciatore, foto che scatenò l'ira di un tatuatore rivale.


Esperto di arti marziali e cintura nera di Kickboxing, Gianluca è stato ricordato in questi anni dai ragazzi di Libera attraverso le sue passioni. A lui è stato infatti intitolato il «Premio Cimminiello - Per non restare all’angolo», in cui sono state conferite «borse di sport» ai giovani napoletani che meglio hanno saputo interpretare lo sport come opportunità di riscatto.

«Quest’anno abbiamo voluto realizzare questo video affinché la storia di Gianluca raggiungesse quante più persone possibile - racconta Maria Teresa Nicastro, presidente del presidio Libera Vomero Arenella - Cinque anni fa abbiamo istituito il presidio in nome di Gianluca Cimminiello e Petru Birladeanu, anche lui vittima innocente della camorra, perché erano ragazzi con dei sogni, proprio come noi. Così oggi abbiamo deciso di metterci la faccia e trasmettere agli altri questa storia e ciò che ha significato per noi».
 
Il video, in cui vengono ripercorsi gli ultimi giorni di vita di Gianluca, fino alla condanna all’ergastolo per l’esecutore dell’omicidio, ha emozionato anche Susy, sorella di Gianluca e assessore della seconda municipalità di Napoli.


«In questi anni ho raccontato tantissime volte la storia di Gianluca, nelle scuole, nelle carceri - afferma Susy - I ragazzi di Libera sanno quanta emozione e quanto dolore c’è nel mio raccontare ed è come se quest’anno mi dicessero “Hai trasmesso questa storia a ciascuno di noi e noi la porteremo avanti”. Perché questo è il senso di Libera: la memoria, l’impegno. A volte ci chiediamo cosa ne sarà di queste storie dopo di noi. Sapere che Gianluca è entrato nel cuore di tanti ragazzi è per me motivo di conforto». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino