Liberate tre tartarughe Caretta caretta al largo di Ischia: avevano rischiato di morire

Liberate tre tartarughe Caretta caretta al largo di Ischia: avevano rischiato di morire
Liberate tre tartarughe Caretta caretta curate e riabilitate presso il Turtle point, il centro di ricerca e recupero tartarughe marine della Stazione Zoologica Anton Dohrn di...

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Liberate tre tartarughe Caretta caretta curate e riabilitate presso il Turtle point, il centro di ricerca e recupero tartarughe marine della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli. Gli esemplari sono stati rilasciati in mare aperto al largo di Ischia, ieri, 31 maggio 2022, alla presenza dell’autorità marittima, con il supporto navale e logistico dell’Area Marina Protetta «Regno di Nettuno», ed in occasione di un evento di sensibilizzazione realizzato in collaborazione con la stessa Amp presso la località Sant’Angelo, nell’ambito del progetto CarettainVista per il monitoraggio delle nidificazioni di tartaruga marina in Campania. Le storie degli esemplari rilasciati, sebbene molto diverse fra loro, hanno un denominatore comune: è l’attività dell’uomo la causa dei loro problemi. In particolare, Bilenza è stata recuperata a Sabaudia lo scorso luglio.

Aveva ingerito un amo e circa 2 metri di lenza le avevano attraversato, danneggiandolo in più punti, l’intero tratto gastrointestinale. Dopo un complesso intervento chirurgico, Bilenza si è ripresa. Oscar e Bagigi hanno sperimentato il dramma di restare imbrigliate in rifiuti, una circostanza che porta le tartarughe marine, impossibilitate a liberarsi, incontro ad una morte lenta e dolorosa, visto che le rende incapaci di nuotare, immergersi, alimentarsi.

 

Oscar è stata recuperata nei pressi delle isole Eolie a settembre del 2020 e con il tempo ha recuperato la parziale funzionalità della pinna imbrigliata. Bagigi, invece, è stata salvata lo scorso febbraio a Palinuro. Purtroppo è stato necessario amputarle la pinna strozzata dai rifiuti a causa dell’entità dei danni prodotti.

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Il Mattino