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L'allerta meteo per i forti venti di alcune settimane fa, sono stati il colpo di grazia. La maestosa Araucaria che svetta nel cortile del liceo Mercalli ha perso alcuni grossi rami, e dopo la perizia tecnico-agronomica che parla di «rischio inaccettabile», è stata riproposta la richiesta di abbattimento. La dirigente Luisa Peluso, lunedì ha sospeso le attività didattiche e inibito ogni accesso dall'ingresso principale (in vista di un ulteriore sopralluogo), mentre martedì e mercoledì ha fatto svolgere le attività con turnazioni esclusivamente nella sede succursale. La direzione Tecnica scuole di Città Metropolitana ha quindi chiesto all'Assessorato al Verde del Comune di Napoli «la tempestiva autorizzazione all'abbattimento dell'albero in Via Andrea D'Isernia» da svolgere proprio in questi giorni di chiusura per le festività pasquali, ma finora non è ancora giunto il via libera. L'Araucaria è infatti considerata un'essenza protetta e la procedura prevede un iter piuttosto complesso. Fino ad allora, la dirigente Peluso continuerà con le turnazioni per tutelare l'incolumità di studenti e personale.
I disagi
Non è la prima volta che l'esemplare di conifera originaria dell'Australia o del Sudamerica che sorge nel cortile condiviso tra il liceo Mercalli e l'Istituto Pagano dà dei problemi.
La relazione
Nella nota di Città Metropolitana al Comune di Napoli permane la diffida a permettere l'accesso agli ingressi per entrambi gli istituti, Mercalli e Pagano, e si ribadisce la richiesta di abbattimento. «Dal punto di vista statico e fito vegetativo si legge nella perizia tecnico-agronomica - presenta difetti compatibili con il suo stato e con la specie a cui appartiene, compresa una tendenza al distacco dei rami bassi». Si sottolinea poi che si tratta di «un classico esempio di albero adulto piantato in un sito non idoneo, situato in un ambiente urbano sfavorevole, comunque non adatto allo sviluppo di una conifera di prima grandezza», purtroppo situazione già verificata in passato. «La valutazione della pericolosità descritta, connessa chiaramente alle dimensioni e al bersaglio eventuale dell'albero in caso di caduta, e soprattutto al cedimento osservato confluiscono in un giudizio complessivo di rischio inaccettabile», sentenzia la relazione. Si consiglia quindi «l'abbattimento per motivi agronomici e di elevata pericolosità». Leggi l'articolo completo suIl Mattino