MUGNANO - Soffriva di una grave forma di depressione Tiziana Capasso, la 45 enne che ieri mattina ha ucciso la madre scaraventandola giù per le scale interne della...
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I soccorsi sono stati allertati dai vicini e da alcuni familiari, richiamati dalle urla e dal tonfo provocato dalla caduta della giovane donna. Tiziana Capasso era ancora viva quando il personale del 118 è arrivato in via Salvatore Di Giacomo. Ormai priva di sensi, è stata trasportata d'urgenza all'ospedale San Giuliano di Giugliano, dove le sue condizioni sono apparse subito gravi. Èdeceduta dopo qualche ora, probabilmente a causa di una emorragia interna e delle gravi fratture riportate in diversi punti del corpo. Le salme di Tiziana e Nunzia Marciano saranno sottoposte all'esame autoptico di rito, disposto dal pm della Procura di Napoli Nord. I carabinieri della Compagnia di Marano, che indagano sul caso, hanno posto sotto sequestro l'appartamento in cui si è consumata la tragedia.
La dinamica dei fatti sembra, tuttavia, non lasciar molto spazio a dubbi: non si è trattato di una fatalità, di un incidente, come qualcuno aveva ipotizzato in un primo momento. Tiziana ha spinto la madre giù dalle scale, ma se quel gesto sia stato intenzionale, premeditato o frutto di una reazione impulsiva, sarà difficile stabilirlo. La 45enne, che viveva con l'anziana madre, era affetta da disturbi psichici ed era stata a lungo seguita da diversi specialisti. La sua stabilità mentale era stata ulteriormente segnata, proprio di recente, dalla scomparsa del papà, venuto a mancare poco meno di un mese fa. Da quel giorno Tiziana, molto legata al genitore, avrebbe deciso di abbandonare ogni cura e mal sopportava chi continuava a ripeterle di dover riprendere i trattamenti farmacologici e di supporto psicologico.
«Una famiglia distrutta in poco meno di un mese - raccontano tra le lacrime i familiari di Nunzia e Tiziana - Tiziana era una bravissima ragazza, purtroppo la sua depressione è peggiorata nell'ultimo periodo: non è riuscita a superare il dolore per la perdita del papà, la persona con cui aveva un'intesa speciale». Un feeling che era ben evidente anche dalla pagina del suo profilo Facebook, dove la donna, lo scorso 5 gennaio, aveva pubblicato diverse foto che la vedono immortalata con il padre nel giorno del suo 83 esimo compleanno. Il drammatico epilogo di ieri mattina non ha colto di sorpresa buona parte del vicinato: «I litigi non erano rari - raccontano alcuni residenti di via Di Giacomo - le urla, anzi, erano quasi all'ordine del giorno. La signora Nunzia era una persona molto mite, Tiziana era una bellissima ragazza, ma da qualche anno ormai si era chiusa in se stessa e non era più riuscita a superare i suoi problemi psicologici».
Sembrava essersi rassegnata, tanto da non essere interessata neanche a trovare un lavoro. Qualche conoscente fa risalire l'origine della sua depressione, divenuta cronica, ad alcuni anni fa, quando si concluse una storia d'amore particolarmente importante. «Una vicenda che l'aveva segnata profondamente - racconta qualche amico giunto sul luogo della tragedia - Prima di quella storia era una ragazza gioviale, come tante altre, piena di speranza per il futuro. C'è stato un periodo in cui sembrava essersi ripresa, ma forse è stata solo una fase transitoria».
Distrutte dal dolore le altre due figlie di Nunzia Marciano, il fratello e la cognata dell'anziana che vivono in un appartamento praticamente contiguo alla villetta in cui è si consumato il dramma. Le esequie delle due donne si terranno, verosimilmente, tra mercoledì e giovedì, con ogni probabilità nella chiesa San'Alfonso e Luigi di via Napoli.
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Il Mattino