Bova e la Cortellesi incontrano Lucia, nel nome di Padre Pio

Bova e la Cortellesi incontrano Lucia, nel nome di Padre Pio
Casoria. Venti anni, una malattia devastante, e un sogno nel cassetto che si chiama Raoul Bova. È la storia di Lucia Esposito, una ragazza di Casoria, splendida e solare,...

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Casoria. Venti anni, una malattia devastante, e un sogno nel cassetto che si chiama Raoul Bova. È la storia di Lucia Esposito, una ragazza di Casoria, splendida e solare, afflitta da una leucemia linfoblastica acuta che la costringe a continue degenze in ospedale e a cure massacranti.


Il desiderio di Lucia, come quello di tanti giovani della sua età, è quello di incontrare il proprio idolo. Domenica scorsa il sogno si è realizzato, grazie alla forza della rete e alla disponibilità del noto attore. La storia comincia a settembre, quando Lucia scrive al giornale «Il pellegrino di Padre Pio» per raccontare la storia e chiedere alla comunità di credenti di pregare per lei.









Un post su Facebook, che fa subito il giro del mondo, raggiungendo la cifra esorbitante di un milione e mezzo di contatti, con migliaia di commenti solidali. E in breve tempo, l’obiettivo è raggiunto.



L’attore romano, non appena giunge a Napoli per onorare alcuni impegni di lavoro, contatta la ragazza e, come nel più bello dei sogni, le dà un appuntamento all’albergo Vesuvio. Qualche minuto dopo si presenta anche l’attrice Paola Cortellesi.



«È stata un’emozione fortissima - racconta Lucia al telefono - ci siamo abbracciati, eravamo entrambi commossi». La giovane dice di essere una fan di Raoul Bova, non solo per l’avvenenza e la bravura, ma soprattutto per la forza positiva dei suoi personaggi, che vincono sempre contro il male.



«È stata una gioia immensa. Dopo la nostra chiacchierata, Raoul ha concesso delle interviste ad alcuni giornalisti, ma ogni tanto faceva capolino nella mia stanza per salutarmi. Gli sono molto grata. Ma adesso per me c’è una conquista più importante da realizzare».
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Il Mattino