Lupara bianca a Pianura, il boss pentito Pesce: «Ecco dov'è il cadavere»

Lupara bianca a Pianura, il boss pentito Pesce: «Ecco dov'è il cadavere»
A centinaia di metri dal centro abitato, in un appezzamento a cui si accede da via secondaria, dopo una scarpinata di quasi un chilometro nel bosco. E’ qui, in una delle...

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A centinaia di metri dal centro abitato, in un appezzamento a cui si accede da via secondaria, dopo una scarpinata di quasi un chilometro nel bosco. E’ qui, in una delle campagne nei pressi di via Pianura-Marano, che era stato sepolto il cadavere recuperato ieri mattina dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli e che forse appartiene a una vittima mai scoperta delle guerre di camorra della periferia occidentale.

 
Il rinvenimento è stato effettuato poco dopo la decisione di collaborare con la giustizia di Pasquale Pesce, 41 anni, uno dei boss del clan che porta il suo nome e che è stato per anni protagonista, avversario dei Mele, di una delle più sanguinose faide di camorra a Napoli. Il suo nome compare tra i 27 destinatari di misura cautelare dell’inchiesta sul sistema narcotraffico dei Di Lauro e del gruppo della Vanella Grassi, che vendevano la droga agli altri clan tra cui quello di Pianura.
 
Precedentemente, Pasquale “’e Bianchina”, già detenuto, era stato raggiunto da un’altra misura, insieme ad altre 27 persone, nell’operazione contro il suo clan e i rivali Mele. Viene considerato elemento di spicco del clan e, emerge dalle intercettazioni, aveva provato anche la svolta politica: usando le Europee come banco di prova, si era offerto di aiutare un politico locale; la decisione aveva portato il malumore tra gli affiliati che invece avrebbero preferito che il clan si fosse concentrato nella droga. 

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