«Mettere la X sul Movimento 5 Stelle». Mentre prosegue l'inchiesta del pm John Henry Woodcock, la pubblicazione di intercettazioni che proverebbero il convergere...
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Nelle intercettazioni rivelate da La Stampa, un imprenditore sospettato di legami col clan camorrista Polverino, Alfonso Cesarano, dà indicazioni di appoggiare al ballottaggio i Cinque stelle: «Ci siamo messi con chi vince, capito?». Il consigliere M5s Giovanni De Robbio, campione di preferenze, è indagato dalla Dda di Napoli per tentata estorsione e voto di scambio. E il Movimento lo ha espulso il 14 dicembre: «Prima - rivendica - che fosse indagato». Il sindaco Rosa Capuozzo, sentita in Procura prima di quella data, ricorda di essere parte lesa. E ribadisce di aver subito pressioni da De Robbio per assegnare lo stadio di Quarto, affidato fino ad allora a un sodalizio «per la legalità», a privati (De Robbio, secondo le indagini, ne avrebbe promesso la gestione a Cesarano). «Noi ne abbiamo invece ripreso la gestione - spiega il sindaco - per promuovere il sociale».
Ma ciò non basta, secondo il Pd. «Chiariscano la natura di quei rapporti con personaggi collusi con la malavita. Non è solo questione giudiziaria: i M5s volevano pure cambiare tutto, ma i metodi scelti sembrano i peggiori possibili», dichiara il capogruppo Ettore Rosato. E la deputata Anna Ascani sottolinea la doppia morale di chi «invoca non meno della ghigliottina quando le indagini riguardano altri partiti...». «Com'era quella frase di Beppe Grillo? 'La mafia non esistè. Chissà cosa intendesse», attacca Andrea Romano. E Debora Serracchiani affonda il colpo: «Di Maio e Fico a Quarto hanno fatto campagna elettorale a tappeto, dando lezioni di onestà. Chiariscano». La prossima settimana, annuncia Ernesto Carbone, il Pd chiederà l'audizione del sindaco Capuozzo, portando la vicenda nella commissione Antimafia. E Sinistra Italiana , con Arturo Scotto, invoca «subito una commissione di accesso in comune».
Mentre Matteo Orfini osserva che il caso non è isolato: «Quando segnalai che a Ostia i clan inneggiavano al M5S, Di Maio disse che mi dovevano ricoverare.
Il Mattino