Il Museo MADRE e il Museo di Capodimonte sono i protagonisti di una giornata all'insegna dell'arte contemporanea. Una fitta collaborazione tra i due musei che riassume in...
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Il 13 ottobre per il MADRE è una giornata importante non solo per la felice unione con il Museo di Capodimonte. Alle 19 un cocktail party inaugurerà due mostre, Per_formare una collezione: The Show Must Go_ON e Per_formare una collezione: Per un archivio dell'arte in Campania. Insieme costituiscono l’ulteriore, articolato capitolo del progetto, avviato nel 2013, dedicato dal MADRE alla formazione progressiva della collezione permanente del museo. Anche questo capitolo conferma le direttrici principali che la collezione del MADRE ha assunto negli ultimi cinque anni: se, da una parte, la collezione racconta la storia della cultura d’avanguardia, con particolare riferimento a quanto accaduto a Napoli e in Campania negli ultimi cinquant’anni, dall’altra esplora il presente e ipotizza il futuro attraverso l’inclusione di artisti che rispondono con nuove opere e commissioni a questa storia. La mostra al primo piano è infatti una unione brillante di opere di diversi artisti che raccontano la loro epoca con le loro opere. Tocca allo spettatore decidere l'itinerario e, attraverso la riflessione, dare un proprio significato a tutto.
In questo contesto si insinuano le opere di Darren Bader, @mined_oud. Opere senza didascalia e oggetti della quotidianità senza un apparente significato spuntano tra le istallazioni. Ma tutto ha un senso, come un rebus da ricostruire. «Prima di tutto l'arte dovrebbe essere divertente» diceva lo scultore Alexander Calder, ed è proprio quello che intende fare l'artista statunitense. Per sottolineare questo aspetto ludico dell'arte il party inaugurale trasformerà il cortile interno del MADRE in una scacchiera a grandezza uomo a disposizione di chiunque voglia fare una partita. Le pedine sono scarpe, oggetti personali o stesso i giocatori. Si susseguiranno durante tutta la serata numerose performance tra cui il quartetto di fiati del Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella che tenteranno di far scoppiare i chicchi di mais con le onde sonore. Ancora durante la serata ci sarà una singolare degustazione di ostriche e burro di arachidi che aprirà una riflessione su coppia, doppio e interscambiabilità di ruoli, funzioni e significati che caratterizza l'evoluzione del concetto di arte contemporanea nell'epoca della condivisione a tutti i costi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino