Maltempo, l'aliscafo per Ponza torna a Napoli a metà corsa

Maltempo, l'aliscafo per Ponza torna a Napoli a metà corsa
Odissea di Ferragosto per le centinaia di passeggeri della Snav intenzionati a trascorrere le ferie a Ponza. A causa del mare troppo forte, infatti, già stamattina...

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Odissea di Ferragosto per le centinaia di passeggeri della Snav intenzionati a trascorrere le ferie a Ponza. A causa del mare troppo forte, infatti, già stamattina l'aliscafo da Napoli previsto per le otto non ha potuto salpare, e la compagnia di navigazione si è vista quindi costretta a rimandare i clienti alla corsa delle tre.

Un primo disguido che ha già suscitato un discreto malumore sulla banchina di Mergellina, da dove era prevista la partenza, visto che le previsioni meteo erano già poco rosee ma nessuno della compagnia aveva provato ad avvisare i passeggeri, fosse pure solo per mail.

Il peggio però doveva ancora arrivare visto che l'aliscafo delle tre, partito puntualmente ma naturalmente gremito visto che aveva cumulato i passeggeri di entrambe le corse, dopo un'ora e mezza di navigazione ha fatto retro - front. 

Poco dopo aver superato Ischia, infatti, il comandante ha comunicato l'intenzione di tornare in porto visto il  peggioramento delle condizioni meteo che, a quanto pare, erano di mare forza sei con tre metri d'onda. 

Un fulmine a ciel sereno per i passeggeri, che sono stati in ogni caso rimborsati dell'intero costo del biglietto: molti, a bordo, hanno ritenuto infatti colpevole la compagnia di aver tentato un viaggio che si prospettava evidentemente improbabile visto che già appena saliti a bordo tutti i passeggeri si erano visti consegnare dal personale di bordo i sacchetti sanitari per eventuali attacchi di mal di mare.

I più, infatti, avevano già casa o albergo prenotato e se l'aliscafo non fosse partito avrebbero tentato magari di raggiungere la destinazione prendendo il treno per Formia e, quindi, un mezzo da lì. In questo modo, invece, l'aliscafo è rientrato in porto alle sei : troppo tardi, qundi, per tentare il "piano b" e con l'aggravante, per alcuni non napoletani, di doversi cercare un posto dove dormire stanotte.   Leggi l'articolo completo su
Il Mattino