Napoli, via Montagna Spaccata la strada degli orrori tra buio e spazzatura

Illuminazione scarsa, asfalto dissestato e continui sversamenti di rifiuti lungo la carreggiata. La strada degli orrori si trova a Pianura e più precisamente nel tratto...

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Illuminazione scarsa, asfalto dissestato e continui sversamenti di rifiuti lungo la carreggiata. La strada degli orrori si trova a Pianura e più precisamente nel tratto finale di via Montagna Spaccata. Un asse viario fondamentale che collega la porzione più ad ovest del comune di Napoli con il vicino territorio di Pozzuoli. Un vero percorso ad ostacoli però che, soprattutto in questo periodo di piogge e durante la notte, rischia di diventare una trappola mortale per chi lo percorre.

Per questo motivo da quasi cinque anni i cittadini, insieme al consigliere della IX Municipalità Massimo Carandente, chiedono interventi di potatura degli alberi che oscurano le luci pubbliche e di messa in sicurezza del tratto che corre lungo la vecchia discarica. «Abbiamo fatto numerose richieste – afferma Carandente – che sino ad oggi sono rimaste inascoltate sia dal comune di Napoli che dalla città metropolitana. Per questo adesso siamo costretti a denunce continue per far capire quanto sia necessario intervenire in zona. Non c'è sicurezza e non c'è nessun tipo di controllo su una delle strade più pericolose della città. Dopo il tramonto la visibilità è molto ridotta e quando gli alberi fioriscono tende quasi ad azzerarsi». 

Un problema reale quindi che riguarda centinaia di persone che vivono l'area e che ogni giorno frequentano la strada. Ma i disagi non finiscono qui. Altra problematica è quella legata ai rifiuti che costantemente vengono accumulati ai margini dell'ex discarica. «Anche questa – conclude Carandente – è una tematica che continuiamo ad affrontare da anni. Lo sversamento continua senza sosta e per questo siamo stati costretti più volte a circoscrivere la zona. L'abbiamo transennata ed apposto cartelli con avvisi e divieti ma è cambiato nulla. Anche in questo caso ci sarebbe bisogno di telecamere e controlli continui contro un fenomeno che come abbiamo visto in questi giorni, ha messo in ginocchio il nostro paese e causato centinai di vittime».

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Il Mattino