«Forcella, in quattro pronti a uccidere»

«Forcella, in quattro pronti a uccidere»
Erano pronti ad uccidere. Avevano già pianificato un omicidio, e per la vittima predestinata sarebbe stata solo questione di ore. Come un magma incandescente che scorre...

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Erano pronti ad uccidere. Avevano già pianificato un omicidio, e per la vittima predestinata sarebbe stata solo questione di ore. Come un magma incandescente che scorre silenzioso ma sempre pronto ad eruttare la faida che si combatte tra Forcella e i Decumani è ormai un torrente in piena inarrestabile. Colpo su colpo, i due gruppi criminali che si contendono il predominio degli affari illeciti lasciandosi dietro le spalle una lunga scia di sangue continuano a fronteggiarsi.




Nella lista nera era già stato scritto un nome: quello di un esponente di spicco del gruppo Sequino-Giuliano. L’omicidio era stato pianificato in tutti i suoi dettagli, ma è stato evitato grazie ad un’indagine dei carabinieri che ha portato all’emissione di un decreto di fermo emesso dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli Henry John Woodcock.



Quattro persone sono finite in manette. Il blitz dei militari del comando provinciale di Napoli diretto dal generale Antonio De Vita è scattato all’alba di ieri. I fermati sono Salvatore Basile, 27 anni, Raffaele Cepparulo, 24, Agostino Riccio, 42 e Francesco Spina, 22. Basile, Riccio e Spina sono residenti nel Rione Sanità, Cepparulo al Mercato.









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