Manfredi: fondi Pnrr, più personale ma anche meno adempimenti

Il nodo della realizzazione delle opere segnalato nell'intervento alla radio

Il sindaco
«Serve più personale ma servono anche meno adempimenti». È la posizione espressa nel corso della trasmissione Radio anch'io, su RadioUno Rai, dal...

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«Serve più personale ma servono anche meno adempimenti». È la posizione espressa nel corso della trasmissione Radio anch'io, su RadioUno Rai, dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Alla luce anche dei progetti legati al Pnrr, l'esigenza di avere personale qualificato «più numeroso rispetto a quello che abbiamo oggi» è l'esigenza più volte che indica il primo cittadino di Napoli «perché abbiamo avuto tanti finanziamenti, perché siamo riusciti a fare i progetti, ma adesso c'è un problema di realizzazione delle opere».

Per realizzarle, sottolinea Manfredi, «ci vuole personale qualificato per seguirle, e questo è importante sia per garantire qualità e sia per garantire trasparenza nelle esecuzione delle opere, ma questo personale non c'è».

«Bisogna considerare che Napoli è il grande comune italiano che ha meno personale per abitanti - aggiunge - L'Italia è il paese dove si raccontano tante favole, si dice sempre che il sud è pieno di personale che non lavora quando ho sempre ripetuto da anni che non è vero. Napoli ha avuto anche il blocco del turn over che si è acuito visto che che era un comune in pre dissesto».

«Ora stiamo facendo dei concorsi per reclutare personale qualificato e giovane ma ci vuole un po' di tempo, questi profili non si trovano in strada e poi ci vogliono anche regole più semplici perché noi da un lato riduciamo il personale e dall'altro aumentiamo la burocrazia, andiamo nella direzione che ci vogliono così tanti adempimenti che anche il personale che abbiamo non serve». Manfredi conclude: «Per dirla con Totò è la somma che fa il totale, da un lato togliamo le persone e dall'altro mettiamo più adempimenti. Dovremmo invertire, avere più personale e diminuire gli adempimenti, sburocratizzare al massimo e mantenere le regole che davvero servono».

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Il Mattino