Manfredi sindaco di Napoli, non cede le deleghe a case e stadio

Manfredi sindaco di Napoli, non cede le deleghe a case e stadio
La gestione dello stadio Maradona e dei rapporti con il calcio Napoli saranno materia seguita direttamente da Gaetano Manfredi. È la novità delle ultime ore rispetto...

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La gestione dello stadio Maradona e dei rapporti con il calcio Napoli saranno materia seguita direttamente da Gaetano Manfredi. È la novità delle ultime ore rispetto alla distribuzione degli incarichi a Palazzo San Giacomo. Il nuovo sindaco segue un modello particolarmente accentratore e alle tante deleghe che ha deciso di tenere per sé aggiunge anche la gestione dell'ex stadio San Paolo. Una scelta frutto dei buoni rapporti con il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, tra i primi attraverso Twitter a fare gli auguri al nuovo sindaco. Ma non solo. L'idea di lavorare direttamente sulla questione stadio nasce anche da alcune discussioni avute a metà agosto tra il patron azzurro ed il neo-sindaco a proposito di nuovi interventi di ammodernamento dello stadio Maradona e di un museo del Calcio Napoli nell'area dello stadio. All'assessore allo Sport Emanuela Ferrante, invece, resterà la gestione di tutti gli altri impianti sportivi cittadini. 

La questione stadio si aggiunge al mare di deleghe pesanti che l'ex rettore gestirà personalmente: cultura, Pnnr, porto, finanziamenti europei, personale, decentramento e digitalizzazione, solo per citare quelle più pesanti. E non è finita qui. Perchè in questa prima fase Manfredi e il suo staff dovranno seguire anche tutte le altre deleghe non ancora assegnate. Infatti nel decreto sindacale di nomina degli assessori si legge: «Tutte le materie non espressamente delegate sono riservate al sindaco, fino a diversa successiva assegnazione». A leggere la distribuzione delle deleghe, mancano materie particolarmente pesanti all'appello. Tra queste ci sono patrimonio, casa, cimiteri, illuminazione pubblica, avvocatura, toponomastica e coordinamento partecipate. Deleghe ritenute in qualche modo secondarie ma che secondarie non sono. Ad occuparsi del dossier relativo alla distribuzione delle deleghe non ancora assegnate agli assessori sono il capo staff Sergio Locotarolo e Maria Grazia Falciatore, capo di gabinetto in pectore che attende l'ok del consiglio comunale al bilancio consolidato per poter essere nominata. Il compito che Manfredi ha assegnato loro è quello di riorganizzare l'intera macchina dirigenziale. Uno dei problemi che ha trovato l'ex rettore nell'ingresso a Palazzo San Giacomo, infatti, è l'assenza di alcuni servizi. Per alcune materie mancherebbero i corrispondenti dirigenti e staff. Manfredi non ha voluto affidare agli assessori deleghe senza una squadra che potesse effettivamente seguirle. Una volta riorganizzata la macchina amministrativa, quindi, Locoratolo e Falciatore si occuperanno di stendere una bozza di distribuzione organica delle deleghe rispetto agli assessorati già assegnati.

Alcune ipotesi, però, sono già in campo. Per quanto riguarda le partecipate, ad esempio, molte saranno legate agli assessorati di riferimento. Edoardo Cosenza, che insieme alla mobilità avrà naturalmente anche i trasporti, seguirà Anm. Asìa, invece, sarà legata inevitabilmente al tema dei rifiuti, materia attribuita a Paolo Mancuso insieme all'Ambiente. Più complicato individuare, invece, chi terrà i rapporti con Napoli Servizi che è l'azienda partecipata più trasversale rispetto agli assessorati. Degli aspetti contabili delle varie municipalizzate, invece, si occuperà l'assessore al bilancio Pier Paolo Baretta. La delega ai cimiteri potrebbe finire a Vincenzo Santagada, assessore a salute e verde. Da definire, invece, la delega all'illuminazione pubblica che sarà particolarmente di rilievo con l'approssimarsi di dicembre per le luminarie natalizie. Al momento, però, il nodo più rilevante è legato a casa e al patrimonio. Sull'attribuzione di queste deleghe, infatti, non c'è ancora una linea precisa. 

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Il Mattino