Napoli. «Pagate subito l'affitto le case abusive sono del Comune»

Napoli. «Pagate subito l'affitto le case abusive sono del Comune»
 Ci risiamo. Ritorna l’incubo dello sfratto, anche per chi aveva ottenuto il condono o era convinto di essere a un passo dalla soluzione. Il Comune è ripartito...

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 Ci risiamo. Ritorna l’incubo dello sfratto, anche per chi aveva ottenuto il condono o era convinto di essere a un passo dalla soluzione. Il Comune è ripartito con le procedure di messa a reddito degli immobili acquisiti al patrimonio comunale dopo il sequestro, operazione già avviata nel gennaio scorso e accantonata dopo l’invio di circa settecento lettere, prima tranche di quasi seimila comunicazioni.



Tutte le missive avevano lo stesso contenuto: c’è da pagare l’indennità di occupazione e poi da liberare l’alloggio. Ovvero: quattromila euro da versare per aver usufruito dell’abitazione abusiva e addio casa di cui allo stato è padrone il Comune. Le abitazioni in oggetto erano quelle negli anni scorsi entrate a far parte del patrimonio immobiliare di Palazzo San Giacomo. Immobili per cui si prospettano tre strade: abbattimento, riutilizzo come edilizia popolare e destinazione con finalità pubbliche. In questi giorni i manifesti del Comune sono comparsi in varie zone della città, tra cui a Pianura, dove a breve si dovrebbe riversare una pioggia di oltre duemila lettere.

L’operazione porterebbe un bel po’ di soldi nelle casse comunali oltre a sanare una situazione che si trascina, illecita e pericolosa, da decenni. Un atto ripetuto ma che nei mesi scorsi non aveva funzionato: con un totale di 5.611 immobili, nel calderone di chi deve pagare e sloggiare ci erano finiti anche quelli che aspettavano l’esito delle pratiche del condono e addirittura chi la documentazione l’aveva ultimata ottenendo la legittimazione. Il pasticcio nasce dai cambi di gestione del patrimonio immobiliare e prende forma nelle stanze impolverate e negli uffici colmi di scatoloni e scartoffie, dove giacciono tra gli altri faldoni con pratiche cumulative presentate da una sola persona a nome di interi condomini. 

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Il Mattino