Mann, riecco i tesori in vetrina: 500 visitatori al giorno

Il museo dei record di visitatori guarda oltre i numeri. Non più le 2000, anche 4000 presenze registrate al giorno durante la mostra di Canova, ma fino a 500 napoletani e...

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Il museo dei record di visitatori guarda oltre i numeri. Non più le 2000, anche 4000 presenze registrate al giorno durante la mostra di Canova, ma fino a 500 napoletani e turisti sono ammessi ai tempi del coronovirus. A partire da oggi. «Non staremo a contare gli ingressi, ma conteremo le relazioni immateriali e le alleanze che si sono create in questi anni, in primis con i cittadini, i reali inquilini del Mann», è il messaggio del direttore Paolo Giulierini, pronto ad accogliere con un piccolo omaggio i primi 200 che già in mattinata hanno prenotato il tour online. «Mi piacerebbe vedere al di là di chi entra tutti coloro che con il loro affetto tutelano e valorizzano questo istituto. Questa sarebbe la prima grande vittoria dopo tante sconfitte. Questa è la differenza che abbiamo con tanti altri. Il Mann ha sopratutto costruito una comunità di persone, legate dal virus dell'amore per la bellezza e questo fatto non sarà certo scalfito dal Covid», aggiunge senza nascondere che i tre mesi di lockdown sono stati «complicatissimi», «ci hanno quasi messo in ginocchio». Eppure, «in questo periodo ho visto all'interno dello staff persone piene di coraggio che hanno saputo reagire alla grande e che non temono nuove sfide: i dipendenti, le cooperative, gli abbonati, i cittadini, le istituzioni, chi ama Napoli e la cultura, chi ha nostalgia delle giornate passate al museo». Ecco perché «il Mann ricomincia da te», in sicurezza. Con prenotazione obbligatoria per tutti (tramite i siti web www.museoarcheologiconapoli.it e www.coopculture.it), distribuita per fasce orarie,  e, fino al 31 dicembre, i biglietti e gli abbonamenti sono low cost. Riallestite le sale degli Affreschi, così la Festa della Repubblica al Museo archeologico nazionale di Napoli diventa anche la festa dell'arte, e altri nove luoghi straordinari tornano accessibili con l'impegno di Marta Ragozzino, alla guida dell'ufficio direzione Musei Campania, che proprio oggi entra anche nel cda del Mann. Per il museo di Capodimonte occorre invece attendere l'8 giugno, dopo l'apertura del Real Bosco.

 
Sono tre gli itinerari previsti. Il percorso classico (collezione Farnese, mosaici e gabinetto segreto, gli oggetti della vita quotidiana nelle città vesuviane, il tempio di Iside e le sale degli affreschi); le Nuove collezioni (sezione egizia ed epigrafica, magna grecia, preistoria e protostoria); le mostre temporanee (tra cui spicca «Gli etruschi e il Mann» in programma da venerdì 12 giugno; prorogate tutte le altre). Per ciascun tour, va indicata la fascia oraria prescelta, è possibile sommare tutte le opzioni nella stessa giornata.
 
Il biglietto intero costa 8 euro; per una coppia over 25 anni la spesa è di 12; il ridotto 4 euro; per i cittadini dell'Unione europea dai 18 ai 25 anni appena 2 euro. Per gli abbonamenti, ci sono l'opzione adulti, a 10 euro, le card Young (18-25 anni) e Academy (dedicata agli studenti senza limiti di età) a 5 euro, e la card Family (due adulti over 25) è in vendita a 16 euro. Per chi ha già la tessera, è garantito un recupero di tre mesi in modo da compensare la mancata fruizione durante il lockdown. E il ticket diventa esclusivamente digitale.

All'ingresso una telecamera termica consente la rilevazione della temperatura corporea; soglia limite: 37.5 gradi. È obbligatorio indossare la mascherina, pannelli informativi e indicatori favoriscono il distanziamento tra persone; in alcuni punti sono installati dispenser con gel disinfettante.
 

Nelle Sale degli Affreschi, il riallestimento con modifiche è dovuto allo spostamento di alcune opere: in sostituzione, qui sono stati selezionati dai depositi tre affreschi da Ercolano. Esposti due prospetti architettonici e un altro con il mito di Fedra e Ippolito. In particolare, per la sala 78, sono stati scelti sei «ritratti» con volti di giovani e donne, i busti di Ercole e l'intonaco dipinto di Ercole e Onfale.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino