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Anci Campania manifesta estremo allarme ed esprime forte preoccupazione su molti punti della legge di bilancio 2023 che penalizzano i Comuni. Ha ragione il presidente di Anci, Antionio Decaro: il governo non ascolta i sindaci e adotta misure che non riducono i divari tra i territori, taglia nei fatti di almeno 200 milioni le risorse necessarie per sostenere il welfare comunale, la scuola e il trasporto pubblico e, così facendo, non permette ai Comuni di chiudere i bilanci in equilibrio. A dirlo è il presidente di Anci Campania e sindaco di Caserta, Carlo Marino.
«I problemi sul tavolo restano troppi. La lista è lunga, l'associazione dei Comuni l'ha presentata alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, ma finora ci siamo trovati davanti a un muro di gomma, senza nessuno o scarso ascolto.
«Come si vede - conclude Marino - sono tante e gravi le mancate risposte su molti punti qualificanti per i Comuni. Per questo Anci Campania sostiene la richiesta del presidente Decaro per un incontro urgente con la presidente Meloni e il ministro Piantedosi. A tutti i gruppi parlamentari chiediamo infine di far sentire la propria voce e assumersi pienamente la responsabilità di una interlocuzione col governo a partire dagli emendamenti che Anci ha sostenuto. Non sono più tollerabili proclami mentre la coperta per i sindaci diventa sempre più corta, soprattutto nelle città del Sud dove la crisi morde in modo profondo e c'è il rischio di una rivolta sociale».
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