Maradona morto due anni fa, Napoli si stringe a Diego: «Chi ama non dimentica»

Il ricordo di Ferlaino: «Mi vengono sempre le lacrime agli occhi in questi giorni»

Il murales di Diego Armando Maradona ai Quartieri Spagnoli
Al murale dei Quartieri Spagnoli il pellegrinaggio andrà avanti per l'intera giornata, allo stadio che oggi porta il suo nome ci sarà in serata la fiaccolata...

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Al murale dei Quartieri Spagnoli il pellegrinaggio andrà avanti per l'intera giornata, allo stadio che oggi porta il suo nome ci sarà in serata la fiaccolata degli ultras. Napoli si prepara a ricordare Diego Armando Maradona nel secondo anniversario della sua morte. Eppure, girando in città, sembra davvero che Diego non sia mai andato via e quel 25 novembre di due anni fa assomigli più a uno dei suoi arrivederci, molto più che a un addio. Una giornata che ognuno vivrà a modo suo: chi con le lacrime, chi con la nostalgia, ma non si potrà fermare neppure il sorriso ripensando alle tante gioie vissute insieme. Due anni senza Diego, ma il rapporto tra lui e la città non si è interrotto. 

Ai Quartieri Spagnoli, dove intorno al grande murale sono spuntate anche altre immagini di Diego, ci sarà oggi un lungo e ininterrotto pellegrinaggio di chi vorrà portare il proprio omaggio al campione argentino. Candele, letterine, papà che arriveranno mano nella mano con bimbi che Maradona non l'hanno mai visto giocare, eppure ne sono innamorati. In città sono arrivati anche tanti argentini da Buenos Aires per ricordare D10s insieme ai fratelli napoletani. A Napoli è giunta una delegazione della Iglesia Maradoniana, ma anche di tifosi del Boca Juniors, la maglia alla quale Diego era più legato insieme a quella azzurra. Alle 21 si terrà invece la fiaccolata dei gruppi organizzati dei tifosi del Napoli. L'appuntamento è davanti alla Curva B, lì dove due anni fa cominciò - sin dalle primissime ore dalla tragica notizia - uno spontaneo pellegrinaggio di chi proprio non ce la faceva a soffrire per un dolore così grande da solo in casa e aveva necessità di condividere le proprie lacrime con tutti gli altri. Proprio come avveniva quando, in un rito collettivo, i napoletani gioivano insieme per le magie regalate da Maradona. «Ciao Diego», è il grande striscione comparso ieri all'esterno dello stadio Maradona. Nel centro storico, invece, sono spuntati dei manifesti funebri: «Napoli è in lutto per il secondo anniversario della scomparsa di Diego. Non ti dimenticheremo mai, ti amiamo D10s». 

«Mi vengono le lacrime agli occhi nel ricordare Maradona in questi giorni». Così Corrado Ferlaino, il presidente dei due scudetti del Napoli, in un'intervista rilasciata a OttoChannel che andrà in onda nel corso del programma La Domenica Azzurra. «Per me - ha detto l'ingegnere - Diego ha rappresentato il coronamento dei miei sforzi per vedere vincere il mio Napoli. Forse avrei potuto stargli un po' più vicino, ma penso che sarebbe stato inutile. L'amore dei napoletani il modo più bello per ricordarlo sempre». Oggi Ferlaino sarà al ristorante La cascina verde di Varcaturo, dove sarà premiato dall'ex capoultrà azzurro Gennaro Montuori (al secolo Pallummella) insieme all'ex e ds Gigi Pavarese e ai campioni del primo scudetto Salvatore Bagni e Bruno Giordano. Al ricordo di Diego ci sarà Gianluca Di Marzio, il primo a dare la notizia in Italia della scomparsa di Diego. Del resto tutta la vita del giornalista di Sky è legata a Diego, grazie a papà Gianni, scomparso lo scorso gennaio. L'ex allenatore azzurro è stato il primo a scoprire Maradona e a segnalarlo ai dirigenti italiani. Poi, alla fine, il destino scelse Napoli. 

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Il Mattino