Marechiaro, babystupratore condannato: ha violato la messa alla prova

Marechiaro, babystupratore condannato: ha violato la messa alla prova
Ha violato per ben due volte la cosiddetta messa alla prova, quanto basta a far scattare la riapertura del processo, con tanto di condanna finale. Ed è stato condannato a...

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Ha violato per ben due volte la cosiddetta messa alla prova, quanto basta a far scattare la riapertura del processo, con tanto di condanna finale. Ed è stato condannato a tre anni di reclusione, con l'accusa di violenza sessuale consumata in branco, al termine di un processo lampo. Un processo che ha riconosciuto la colpevolezza di E.A., classe 2000, per lo stupro di gruppo consumato a giugno del 2017 tra gli scogli di Marechiaro. Una brutta storia che ha visto finire in comunità tre minori, ritenuti responsabili di aver immobilizzato una ragazza, una minore, e averla costretta a subire ripetuti episodi di violenza sessuale. Ricordate il caso? Una volta ricorsa alle cure mediche, la ragazza riuscì a risalire all'identità dei propri aggressori e a farli incriminare. Ma il caso fece scalpore anche per un altro aspetto. Pochi mesi dopo essere finiti in comunità, i tre ragazzi ottennero dal giudice del Tribunale dei minori il diritto alla messa alla prova, grazie alla partecipazione a un corso di pizzaioli. Difesi dal penalista napoletano Matteo De Luca, dimostrarono il loro pentimento e la volontà di cambiare pagina. Per due dei tre indagati, la messa alla prova procede bene, tra incontri con gli psicologi e corsi di formazione; per il terzo, non sono serviti due richiami: processo riaperto, opportunità sprecata e condanna a tre anni di reclisione.
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Il Mattino