OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
La nascita del Governo Draghi rafforza, almeno sulla carta, la candidatura civica di Catello Maresca come candidato sindaco sostenuto dal centrodestra. La maggioranza eterogenea che sostiene il nuovo premier può consentire al magistrato di allargare i confini politici del suo progetto per Napoli. Chiudere un accordo con i partiti di centrodestra, poi rivolgersi alle forze moderate che ora vedono in Draghi un potenziale punto di riferimento: queste le prossime direttive del suo percorso che lo porterà, a quanto trapela, alla formazione di tre o addirittura quattro liste civiche.
Con le sliding doors tipiche della politica, Maresca si ritrova qualche ministro “amico” all’improvviso. Tra questi sicuramente Mara Carfagna, chiamata a ricoprire un ruolo strategico come il Ministero del Sud e della Coesione territoriale. Fu proprio l’esponente di Forza Italia, critica con la gestione del partito al punto da creare una corrente interna denominata “Voce libera”, ad ipotizzare la candidatura dell’ex pm anticamorra a presidente della Regione prima di decidere di puntare nuovamente su Stefano Caldoro. Ora che la sua strada verso Palazzo San Giacomo è più che avviata, anche se non ancora ufficializzata, Carfagna potrà rappresentare una sponda istituzionale. Non è un caso che, tra i suoi fedelissimi sul territorio, il successore del dem Provenzano ha individuato nel deputato Paolo Russo l’ufficiale di collegamento tra il gruppo dei carfagnani e lo stesso Maresca.
«Il Governo Draghi non è una maggioranza politica e come tale non influenzerà le nostre strategie per le comunali – chiarisce infatti l’eurodeputato azzurro Fulvio Martusciello, tra i più vicini a Maresca -. C’è grande voglia di partecipare e di concorrere in liste pulite: mi impegnerò in prima persona per dare una mano nella composizione delle migliori liste possibili sapendo cogliere ogni proposta che arrivi dalla società civile». Sul fronte dei salviniani, il coordinatore cittadino Severino Nappi che due giorni fa ha riunito il tavolo interpartitico è convinto che il profilo personale e professionale di Maresca costituisca un “pericolo” concreto per la sinistra, che ora cerca un proprio candidato dopo l’addio dei vari Amendola e Manfredi dall’Esecutivo. «Maresca spaventa chi ha costruito la propria posizione con la presunta superiorità morale della sinistra. Luoghi comuni secondo cui il “bene” stava di là, mentre le posizioni opache, gli interessi, la furbizia stavano dall’altro lato», ha sempre evidenziato Nappi. Intanto proseguono gli incontri del magistrato nei salotti cittadini tra commercialisti, avvocati ed esponenti del mondo associativo. Per Fdi c’è feeling con Edmondo Cirielli e Michele Schiano.
Nei prossimi giorni potrebbe persino aprire un vero e proprio comitato a pochi metri da piazza Municipio, l’obiettivo massimo di una strada lunga ma che ha già ricevuto endorsement significativi quali quelli del leader leghista Matteo Salvini, e prima ancora di Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Uno dei potenziali competitor, l’imprenditore Gianluigi Cimmino, ha fatto sapere di voler abbracciare il progetto di Maresca soprattutto adesso che c’è un nuovo Governo. L’unico enigma è rappresentato dalla data delle elezioni: fine maggio, inizio giugno oppure rinvio a settembre per la pandemia? Da questo dipenderà l’aspettativa da magistrato che Maresca per legge deve prendere per candidarsi.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino