Maresca, via ai contatti con D'Amato e Monti ed è pronta la lista civica per Napoli

Maresca, via ai contatti con D'Amato e Monti ed è pronta la lista civica per Napoli
Sarà Napoli, questo il nome ipotizzato da Catello Maresca per la sua lista civica da candidato sindaco. Uno sguardo al futuro per fare uscire la città dalla secca....

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Sarà Napoli, questo il nome ipotizzato da Catello Maresca per la sua lista civica da candidato sindaco. Uno sguardo al futuro per fare uscire la città dalla secca. Per dare forma e sostanza alla lista, l'ex pm anticamorra intende pescare a piene mani nella società civile. Prima di chiedere il sostegno ufficiale ai partiti del centrodestra, continua a dialogare con il mondo del volontariato, associativo ed imprenditoriale. Tanti gli incontri, numerose le telefonate con i rappresentanti delle categorie sociali e produttive. Tra i vari scambi di auguri natalizi, anche quello con l'ex presidente di Confindustria Antonio D'Amato, contrario alla candidatura del precedente aspirante sindaco per il centrodestra Gianni Lettieri.


IL PROGETTO
Ieri, inoltre, Maresca ha condiviso una veloce passeggiata sul lungomare con il manager Riccardo Maria Monti, ex numero uno di Ice ed attualmente presidente di Interporto Sud: tra i due uno scambio di idee sulla Napoli da disegnare nel futuro prossimo. «Sono in campo per la città» ha confermato Monti al sostituto procuratore. Non vivono i rispettivi progetti come concorrenziali. Anche se il manager vanta rapporti già consolidati con la politica. L'idea è infatti dar vita ad una squadra competitiva, composta di professionisti, uomini del fare, protagonisti di settori in cui hanno già dimostrato in città di riuscire ad imprimere un cambiamento. Del resto, era stato l'europarlamentare di Forza Italia, Fulvio Martusciello, ad auspicare pubblicamente un dream-team per Napoli, oltre gli steccati dei singoli partiti che - va ricordato - alle ultime regionali hanno raccolto tutti insieme poco più del 15 per cento. Maresca deve per forza gettare l'orizzonte più lontano. La sua Sarà Napoli servirà a rendere praticabile tale obiettivo, mentre Fi, Lega e Fratelli d'Italia stanno lavorando alle rispettive liste in attesa che poi il tavolo nazionale del centrodestra ufficializzi le candidature a Napoli, Roma, Milano e Torino. La chiave, appunto, è convincere più strati della società civile. Appare piuttosto compatto il mondo confindustriale in merito alla probabile discesa in campo del magistrato che arrestò il boss Zagaria. Ai vertici, gli avrebbero dato massima disponibilità soprattutto se dall'altra parte vi dovesse essere uno tra Enzo Amendola e Roberto Fico.


GLI INDUSTRIALI
«Quando ci saranno le condizioni di agibilità per andare a votare, avremo dinanzi a noi due progetti da valutare: dovremo comprendere dove il portatore di questi progetti vede Napoli tra i cinque e i dieci anni prossimi - premette Domenico Menniti, fondatore di Harmont&Blaine di cui è stato presidente fino a poco tempo fa - Maresca è una persona seria, potrei pormi la domanda sull'opportunità di un magistrato dopo un altro, ma lui e de Magistris sono due tipologie diverse di uomini». Menniti vede quindi «con favore questa eventuale candidatura, ma così come all'epoca espressi la mia opinione tra de Magistris e Bassolino, dipende molto da chi ci sarà dall'altra parte anche se anche l'aspetto anagrafico vede in vantaggio Maresca».

Per l'inventore del bassotto contano le priorità da realizzare soprattutto a pandemia in corso, con le file dei nuovi poveri dinanzi a mense e parrocchie: «Le iniziative assunte dal Governo durante l'emergenza hanno dimostrato grande sottovalutazione della crisi, compresi i prestiti garantiti dallo Stato: si pensava ad una ripresa dopo l'estate ed invece non è stato così. Di tutto ciò si dovrà tenere conto, tutto ciò avrà effetti sulla città. Va rilanciato per esempio un aeroporto passato da 5 a 10 milioni di passeggeri ed ora fermo, il Comune e la Città Metropolitana dovranno decidere il destino del Porto di Napoli che rappresenta la prima industria della città, ed i 40 ristoranti del lungomare saranno chiamati a cambiare la loro impostazione».

Convinto del progetto civico anche Vittorio Ciotola, presidente dei Giovani industriali della Campania: «Adoro il ruolo che ricopro, ho un mandato per tre anni poi è chiaro che osservo quello che succede nella città che amo - dice sul suo impegno diretto - Certamente non possiamo più galleggiare: vorrei un progetto basato su tecnologia, rigenerazione urbana e sicurezza. Se Maresca decidesse di dedicarsi alla città sarebbe un'ottima scelta: tanti giovani potrebbero sostenerlo immaginando una Napoli diversa all'insegna della legalità. Non c'è un colore politico nel suo progetto - precisa Ciotola - ma soltanto il colore delle idee».
 

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Il Mattino