Lady camorra resta in cella: no ai domiciliari per Maria Licciardi

Il gip: una volta scarcerata ha ancora la forza di controllare l'Alleanza di Secondigliano

Maria Licciardi
Non può lasciare la cella e le analisi mediche richieste dalla difesa possono essere espletate in carcere, nonostante il regime di carcere duro. Sono queste le motivazioni...

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Non può lasciare la cella e le analisi mediche richieste dalla difesa possono essere espletate in carcere, nonostante il regime di carcere duro. Sono queste le motivazioni che hanno spinto il gip del Tribunale di Napoli Antonio Baldassarre a rigettare la richiesta di arresti domiciliari da parte della difesa di Maria Licciardi, di recente condannata a 12 .anni come capo della Alleanza di Secondigliano.

Secondo al ricostruzione del gip, Maria Licciardi è ancora in grado di gestire il cartello di clan confederati che controlla la città, al punto tale che - qualora finisse agli arresti domiciliari - sarebbe in grado di mantenere comunque contatti con il proprio retroterra di appartenenza.

Lady Licciardi è agli arresti dall'agosto del 2021, quando venne arrestata al termine di un blitz dei carabinieri del Ros (agli ordini del comandante Andrea Manti) mentre era in procinto di raggiungere la figlia in Spagna, formalmente per un periodo di vacanza.

Difesa dai penalisti Edoardo Cardillo e Bruno Larosa, Licciardi si è sempre dichiarata estranea alle accuse, dicendosi pronta a ribaltare la condanna ricevuta nel corso dei prossimi gradi di giudizio. 

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Il Mattino