È partita pochi giorni fa, attraverso un appello lanciato sul web dall’Associazione di pesca amatoriale «L’Amo di Capri», una campagna di...
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L'animale, endemico dell'isola azzurra e divenuto nel tempo un simbolo di Capri per il colore blu, è stato oggetto di studi da parte dei tanti viaggiatori stranieri e di abili rocciatori locali, conosciuti come «gli schiappaiuoli»: persone che, per sussistenza e pratica antica, si arrampicavano a mani libere e senza protezioni tra i giganti rocciosi dell'isola, alla ricerca di uova, uccelli e spezie varie. Oggi quella della lucertola blu dei Faraglioni oltre a sembrare quasi una leggenda, perché molti giovani nutrono dubbi sulla loro esistenza, è il simbolo di una questione ambientale più vasta, dato che nell'area di Marina Piccola, delimitata proprio dai Faraglioni, si parla da anni di istituire un'area marina protetta.
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A tutelare la lucertola azzurra caprese, collaborando con l'Università Federico II, vi sono alcuni ambientalisti e rocciatori, tra cui Luigi Esposito, impegnato ad alleviare le conseguenze sui piccoli rettili del costante e metodico cambiamento che i Faraglioni e il Monacone sono costretti a subire ogni estate. «La pressione antropica accelera vertiginosamente la sua corsa ma Capri non può perdere un patrimonio naturalistico e di bellezza inestimabile».
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Il Mattino