Marigliano. Allarme sicurezza a Marigliano: Furti nelle campagne e nella zona industriale. Trafugati attrezzi di lavoro, prodotti agricoli e rame. Scomparsi persino i guard raid...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sono esasperati i contadini,che vengono messi in ginocchio dai continui furti che si verificano puntualmente nei fondi agricoli. Addirittura sono stati rubati anche i motori con cui si attinge l’ acqua da pozzi e le pompe che servono per irrigare i campi. E dopo l’allarme eco-criminali che avvelenano le campagne con sversamenti abusivi, scatta anche questa nuova emergenza in città.
Non bastavano le carcasse di animali morti, le balle di scarti sartoriali e di conceria, l’arsenico rinvenuto nei pozzi: ora è anche boom di furti nella zona rurale a causa dell’aumento della microcriminalità. Sono stanchi i contadini, che denunciano l’esacalation dei fenomeni di illegalità ai danni delle loro attività.
I colpi avvengono nel cuore della notte. I malviventi rubano di tutto: dalle recinzioni, ai paletti di legno per avviare le colture, dalle strutture metalliche delle serre, alle vanghe, seghe e mezzi per diserbare. Le zone più a rischio? Sono le contrade di via Rapillo, masseria Del Monaco, località Sentino, Pantano e 40 Moggi.
Il grido di allarme dei coltivatori si estende anche ai beni di proprietà pubblica, di cui i ladri fanno incetta. Nel mirino, ad esempio, finiscono i cavi di rame, i binari di acciaio della ferrovia dismessa Marigliano-Cancello dove addirittura una sera degli uomini, muniti di un camioncino, fingendosi operai riuscirono ad ingannare alcuni residenti asportando in tutta tranquillità un tratto della strada ferrata in località Santa Barbara.
Non va meglio neanche per le barriere di contenimento stradale e per i sistemi di sicurezza in acciaio, che dovrebbero garantire l’incolumità degli automobilisti riducendo gli effetti degli incidenti. A via Ponte dei Cani sono stati addirittura completamente asportati. E anche le telecamere hanno fatto la stessa fine. Gli agricoltori non ne possono più. Adesso il ponte sui canali e sui torrenti dei regi lagni è senza protezione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino