Pomigliano, proteste per la presentazione del libro di Mario Adinolfi: «No al patrocino del Comune»

Pomigliano, proteste per la presentazione del libro di Mario Adinolfi: «No al patrocino del Comune»
Polemica a Pomigliano d'Arco per la presentazione dell'ultimo libro del presidente del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi. Sotto accusa della sinistra locale finisce il...

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Polemica a Pomigliano d'Arco per la presentazione dell'ultimo libro del presidente del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi. Sotto accusa della sinistra locale finisce il sindaco Lello Russo che ha concesso per sabato 11 luglio il patrocinio per la presentazione del libro, «Il grido dei penultimi», nella sala convegni della Distilleria, mentre la stessa sinistra è additata dai dirigenti provinciali di Popolo della famiglia, che avrebbero segnalato anche alcuni post alle forze dell'ordine, di «fascismo». Secondo Massimiliano Esposito e Luigi Mercogliano, infatti, alcuni associazioni del mondo Lgtb, Potere al Popolo, Sel e Resistenza civile Pomigliano hanno invocato, tramite l'ex consigliere comunale ed ex segretario politico cittadino del Partito Democratico, Michele Tufano, la revoca del patrocinio all'evento da parte del sindaco «ed annunciano la mobilitazione delle forze antagoniste della città con toni minacciosi».


«Non ci faremo intimidire dalle minacce - hanno detto Esposito e Mercogliano - Noi vogliamo presentare soltanto un libro e lo faremo. Chi ha paura di un libro è un fascista». Di diverso avviso Tufano, il quale ha specificato di non essere «contro la presentazione del libro, ma contro il patrocinio comunale concesso». «Il sindaco poteva presentarsi ma come libero cittadino e non come rappresentante della città - ha specificato - Adinolfi faccia come tutti e paghi la sala per la presentazione del libro. Ed il sindaco ritiri il patrocinio perché non rappresenta tutti». Della stessa idea anche Enza Iasevoli, rappresentante regionale ed esponente nazionale di Sinistra Italiana, la quale chiede al sindaco di «tutelare quella parte di cittadini etichettati come 'diversì perché gay o donne». Russo, da parte sua ritiene di essere stato «profondamente democratico». «Finché ci sarò io - ha affermato - consentir a chiunque di dire la propria opinione. Ho letto il libro: su alcune cose, come il reddito alla maternità, sono d'accordo. Su altre non concordo nemmeno in minima parte, come il divieto alla morte assistita. E durante la presentazione contesterò ferocemente queste cose all'autore, ma in modo del tutto democratico. Perché è così che funziona la democrazia».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino