Dopo anni di abbandono e di gestione fallimentare, che l’hanno condotto a una situazione di forte indebitamento, l’Istituto Martuscelli vuole tornare a essere un punto...
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Ora, dopo l’approvazione del bilancio annunciata una settimana fa dal commissario straordinario, si tenta di avviare la fase di rilancio, organizzando eventi che restituiscano al Martuscelli quelle prerogative per cui era nato 144 anni fa. È sotto questa ottica che nasce l’idea di costruire all’interno dell’istituto un percorso multisensoriale attraverso il quale chiunque potrà sperimentare cosa significa condurre una vita al buio. Infatti, i visitatori, guidati da non vedenti, si troveranno a percorrere uno spazio che riproduce uno spaccato di vita quotidiana di una persona con disabilità visiva che deve assolvere compiti di ordinaria amministrazione. Saranno circondati da suoni e rumori specifici del traffico e della confusione della città; entreranno in negozi per acquisti di carattere domestico riconoscibili dagli odori dei prodotti; sosteranno in punti d’incontro in cui consumare piccoli spuntini riconoscibili dai sapori o ascoltare l’audio descrizione di un film. E ancora potranno imparare a riconoscere oggetti con l’uso del tatto in una sala debitamente attrezzata. Inoltre, ci sarà una mostra di materiali didattici e di ausili tiflotecnici, forniti dall’Istituto Martuscelli, fondamentali per lo studio e l’indipendenza personale.
Il percorso sarà inaugurato domani mattina alle 11 e le visite sono organizzate in collaborazione con l’Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi Onlus Napoli e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Provinciale di Napoli. «Abbiamo voluto fortemente questa iniziativa presso l’istituto per ciechi, Domenico Martuscelli, perché costituisce un simbolo importantissimo nella storia di emancipazione culturale, professionale e sociale di tante generazioni di persone cieche ed ipovedenti di gran parte delle regioni meridionali – spiega Silvana Piscopo, presidente della sezione napoletana dell’U.N.I.Vo.C. –. Abbiamo scelto di indirizzare ai giovani e ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado le visite del percorso multisensoriale al buio, perché pensiamo che sia fondamentale far capire loro ciò che può e sa fare una persona cieca o ipovedente, utilizzando al meglio tutti i sensi in assenza della vista». E conclude: «Vogliamo diffondere una cultura del rispetto delle diversità e delle pari opportunità nell’esercizio dei diritti e non nella richiesta di privilegi che, ove fossero indebitamente offerti, alimenterebbero contrasti e stigmatizzazioni sociali».
«Dopo l'approvazione del bilancio e dell'avvio della fase di ascolto degli operatori del settore per le proposte di nuovi progetti, finalmente l'istituto promuove una prima iniziativa di sensibilizzazione sulla disabilità visiva – afferma il commissario straordinario della struttura, Andrea Torino –. È un primo passo ma significativo, che testimonia il nuovo corso del Martuscelli». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino