Maschio Angioino a rischio crollo, appello al Comune di Napoli: «Sui ponteggi nessun cartello che spieghi gli interventi in corso»

Maschio Angioino a rischio crollo, appello al Comune di Napoli: «Sui ponteggi nessun cartello che spieghi gli interventi in corso»
«Cosa sta succedendo al Maschio Angioino? Qualcuno se l'è chiesto o siamo talmente tanto assuefatti alla vista delle impalcature per la messa in sicurezza montate...

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«Cosa sta succedendo al Maschio Angioino? Qualcuno se l'è chiesto o siamo talmente tanto assuefatti alla vista delle impalcature per la messa in sicurezza montate attorno ai luoghi simbolo di Napoli da non domandarci più cosa le rende necessarie?».

Lo afferma la deputata di Leu Rina Valeria De Lorenzo, spiegando in un nota di aver «inviato - dice - una nota al comune di Napoli per chiedere delucidazioni rispetto al rischio crollo che evidentemente interessa uno dei monumenti più importanti di Napoli, considerato che attorno al ponteggio non c'è nessun cartello che spieghi gli interventi in corso».

«L'elenco - prosegue - di disastri monumentali in città, nelle zone che guarda caso sono interessate dai lavori della Linea 6 della metropolitana, è ormai preoccupante così come lo è il fatto che in questa campagna elettorale sia assente dal dibattito un piano di recupero, ripristino e rilancio del patrimonio artistico, monumentale e culturale cittadino. Eppure la galleria Vittoria è chiusa da un anno per infiltrazioni e allagamenti, le cui cause si vorrebbero ricondurre a problemi fognari (mi è concesso dubitarne?); il Teatro San Carlo, restaurato nel 2009 alla modica cifra di 70 milioni di euro, è lesionato; la Villa Comunale è stata interessata dall'abbattimento di rari alberi monumentali, inspiegabilmente seccati; nel 2013 un'ala del palazzo Guevara è interamente crollata; il ponte di Chiaia, nonostante sia stato consolidato e restaurato presenta lesioni, crolli e puntellamenti così come la chiesa di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone e condizioni analoghe riguardano la galleria Umberto e la chiesa di Santa Brigida. Potrei essere tacciata di pignoleria - conclude De Lorenzo - ma considerato che quasi in toto, il resto del mondo politico-istituzionale è distratto da altro, ho deciso fin dall'inizio della mia esperienza da parlamentare di farmi portavoce anche della cosiddetta società civile che segnala, interroga, denuncia e chiede risposte. Posare lo sguardo su buona parte del patrimonio artistico della nostra bella Napoli e vederlo mal ridotto è qualcosa a cui non ci si dovrebbe abituare».

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Il Mattino