Luca Materazzo va a giudizio: per lui processo dinanzi alla prima corte di assise, presidente Provitera, per omicidio volontario e premeditato. Rigettate le richieste della...
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Il colpo di scena (anche se in parte annunciato) arriva intorno alle undici: Luca Materazzo ha chiesto di essere processato con il rito ordinario, di affrontare un probabile processo in assise, di non scegliere la strada dell’abbreviato (che come è noto comporta uno sconto di un terzo della pena); nella stessa udienza però i suoi difensori, gli avvocati Gaetano e Maria Luigia Inserra, calano un nuovo asso: chiedono al Gip la integrazione probatoria, chiedono che vengano fatte indagini che non sono presenti agli atti, alla ricerca di altri moventi e altri possibili filoni da esplorare.
In sintesi, i due legali di Luca Materazzo chiedono che vengano fatte indagini sulla questione civilistica della eredità familiare (in corso un processo dinanzi al Tribubale civile nel corso del quale Luca Materazzo aveva scelto di non costituirsi); ma anche una accurata analisi dei computer della vittima Vittorio Materazzo. Aula 410, gup Sabella, c’è attesa per il dispositivo previsto per le 14. Il giudice si è ritirato in camera di consiglio, dovrà rispondere alla richiesta dei pm De Renzis e Figliolia (sotto il coordinamento dell’aggiunto Fragliasso) di rinvio a giudizio per omicidio premeditato con il movente economico; ma anche alla richiesta di integrazione probatoria dei difensori di Materazzo jr.
Non è mancato un momento di tensione in aula.
Il Mattino