Tredici voti per Gianni Melillo: è il nuovo procuratore nazionale antimafia, quindi lascerà la Procura di Napoli per succedere alla guida della Dna. Questo il voto del Plenum. 

Pna, ecco i candidati per la battaglia al plenum

Giovanni Russo (candidato di Mi) ha ottenuto cinque voti, mentre Nicola Gratteri (candidato sostenuto dal voto dei cinque stelle), ha incassato sette voti. 

Hanno votato a favore dell’attuale procuratore di Napoli i consiglieri Dal Moro, Cascini, Chinaglia, Zaccaro, Suriano, Ciambellini, Celentano, Cerabona, Benedetti, Donati, Grillo. Ma ad intervenire in favore del procuratore Melillo, anche i vertici degli uffici giudiziari, con l’endorsement del presidente e del procuratore generale della Cassazione Curzio e Salvi.

Non ha avuto dubbi il procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi. Ha parlato pochi minuti, il tempo necessario a indicare alcuni passaggi tecnici che hanno messo a fuoco il curriculum e le attitudini dell’ormai ex procuratore di Napoli: la capacità di coordinamento mostrato nei nove anni di sostituto procuratore generale della Procura nazionale. Ha spiegato Salvi: «Da giovanissimo ha coordinato le indagini successive alle stragi dei primi anni Novanta, mostrando coordinamento con l’ufficio inquirente di Firenze», ha spiegato. E Salvi ha poi aggiunto: «Ho avuto modo di conoscere i tre candidati e ho verificato la loro professionalità, non ho dubbi che con Melillo si invera l’idea di un ufficio non solo di coordinamento ma anche di forte impulso investigativo».