Metro, piano antievasione: biglietti venduti nelle stazioni dai controllori

Metro, piano antievasione: biglietti venduti nelle stazioni dai controllori
Pugno di ferro all’Anm contro l’evasione. Biglietti venduti direttamente dal personale non solo a bordo dei bus, ma anche nelle stazioni del metrò. Il blitz...

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Pugno di ferro all’Anm contro l’evasione. Biglietti venduti direttamente dal personale non solo a bordo dei bus, ma anche nelle stazioni del metrò. Il blitz è scattato domenica, quando gli Anm Point e le rivendite dei ticket ospitate all’interno degli impianti della Linea 1 erano chiusi. Guaste anche le macchinette erogatrici di Unico Campania. Quasi impossibile, insomma, per un utente acquistare un biglietto.


In campo, allora, sono scesi una decina di controllori del settore gomma. Con presidi fissi ai tornelli, hanno staccato in poche ore 1.500 tagliandi, vendendoli direttamente ai viaggiatori che si trovavano sprovvisti del titolo di viaggio. L’operazione ha interessato diverse stazioni: Museo, Vanvitelli, Medaglie d’Oro e Chiaiano. E potrebbe essere ripetuta anche le prossime domeniche.

I biglietti sono stati venduti al prezzo base della corsa semplice di 1,10 euro e non a quello maggiorato di 1,50 euro, previsto per i ticket venduti dai conducenti a bordo dei pullman.

La vendita dei tagliandi all’interno delle stazioni del metrò, infatti, era stata ipotizzata nella bozza d’intesa di ottobre, ma non è mai stata messa in atto. Mentre la procedura è partita solo per i pullman. Ma il blitz dell’Anm ha trovato subito la resistenza dei sindacati, che hanno proclamato lo stato di agitazione.
 
«Con una iniziativa unilaterale – attacca in una nota Fulvio Fasano, segretario Ugl Autoferrotranvieri Campania - e senza un preventivo confronto con i sindacati, l’Anm ha provveduto ad utilizzare, in alcune stazioni della Linea 1, personale con qualifica di verificatore di titoli di viaggio per effettuare un servizio di vendita biglietti, distogliendo, di fatto, i lavoratori dalla loro reale attività di controllo. Pur ritenendo fondamentale, in questa fase di gravissima difficoltà economica dell’azienda, ricercare soluzioni che portino ad aumenti degli incassi – sottolinea Fasano - stigmatizziamo tale comportamento che non fa altro che produrre soluzioni spot estemporanee, senza un serio progetto di rilancio economico. Pertanto – conclude – chiediamo un incontro urgente per trovare soluzioni condivise volte all’aumento degli incassi e a ridurre il fenomeno dell’evasione tariffaria».

Il tema della riorganizzazione della vendita, dei servizi di controlleria e degli orari degli Anm Point, infatti, è al centro delle trattative tra sindacati e azienda.


Ieri, l’Anm ha firmato finalmente con i sindacati l’accordo sulla chiusura della procedura di licenziamento collettivo che prevede, tra l’altro, di potenziare la controlleria, con 60 nuovi verificatori in servizio su metro, bus e funicolari e 25 nuovi ausiliari del traffico, che saranno convertiti dal personale in esubero e volontario. Sono 31 le domande arrivate per fare i controllori, dopo i due avvisi banditi dall’azienda a dicembre e a gennaio. Gli altri 54 saranno attinti dal personale con minore anzianità, in base alle funzioni. L’Anm, inoltre, sta lavorando per migliorare le condizioni per la vendita a bordo da parte degli autisti, che ad oggi percepiscono 20 centesimi a ticket. L’ipotesi è di portare l’aggio a 40 centesimi. A gennaio, con la nuova modalità di vendita a bordo, Anm ha staccato circa 3mila ticket sui pullman, per un incasso di 5mila euro. Il prossimo passo sarebbe di allargare questa possibilità anche al metrò e alle funicolari, mentre si lavora per estendere gli orari di apertura di bar e tabaccherie nelle stazioni, per uniformarli a quelli del servizio. Un punto sul quale, però, non c’è ancora l’accordo con le rivendite.
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Il Mattino