Il primo lotto, già in parte realizzato, sarà pronto per marzo 2019. Entro settembre 2021 verranno conclusi il secondo e la prima parte del terzo, già...
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Il progetto è quello della bretella di collegamento tra le stazioni di Mostra della ferrovia Cumana, e Soccavo della Circumflegrea, attraverso il Rione Traiano e Fuorigrotta. Il primo lotto comprende il tratto Soccavo-Monte Sant'Angelo fino alla stazione Parco San Paolo esclusa, la consegna è prevista entro 30 mesi. Il secondo lotto è quello della stazione Parco San Paolo, la data di consegna è fissata tra 60 mesi. I primi due lotti sono stati finanziati complessivamente con 244,26 milioni di euro. Il terzo lotto si divide in due parti: la prima è quella tra le stazioni Parco San Paolo e Terracina: 121,17 milioni di euro, già finanziati, termine dei lavori tra 60 mesi, nel settembre 2021. La seconda è l'ultimo tratto, quello che parte da Terracina e, passando per le stazioni Viale Giochi del Mediterraneo e Kennedy, si innesta su Mostra della Cumana: per quest'ultimo troncone, il cui termine di consegna non è stato ancora reso noto, dovranno essere reperiti 269,53 milioni di euro. Il primo, quello che collega le stazioni Soccavo e Monte Sant'Angelo, è già a buon punto. «La galleria è pronta - ha spiegato Lucioli - ora bisogna completare gli impianti elettrici e meccanici, la posa dei binari e gli impianti di stazione e poi posizioneremo le opere del progetto Kapoor. Un'opera verrà posta qui e l'altra alla stazione tra via Cinthia e Viale Traiano».
L'ultimazione della bretella di collegamento, oltre a rappresentare uno sprint per la mobilità cittadina, sarebbe una manna per le migliaia di studenti che ogni giorno vivono Monte Sant'Angelo e che con la nuova metropolitana avrebbero una veloce e sicura via di accesso all'università. E sarebbe, per i residenti, la fine di quasi venti anni di incertezze e degrado in cui hanno dovuto assistere allo sfacelo delle opere abbandonate. Ce ne sono tre, tra il Rione Traiano e Soccavo: alla rotonda di via Cinthia, sul viale Traiano davanti ad alcuni esercizi commerciali, a ridosso del cimitero tra via Pia e viale Adriano. Tre cantieri, tre discariche. Dentro c'è di tutto: rifiuti ingombranti, in alcuni punti persino amianto, e colonie di topi che spaventano chi abita nelle vicinanze e cercano di intrufolarsi nei negozi. Il terzo, quello che confina col cimitero, blocca anche l'ampliamento ormai promesso da anni. Anche questi cantieri dovrebbero sparire a breve: quello di via Servio Tullio entro 6 mesi, gli altri nel giro di un anno. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino