Dove vanno i pazienti della Campania che non vogliono essere curati nella propria regione? In Lombardia, soprattutto. In ogni caso al Nord. Calabresi e siciliani pure migrano...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Danno d'immagine e danno economico» commenta la professoressa Maria Triassi, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva alla Federico II. E precisa: «Perché questi malati pagano le prestazioni secondo i tariffari delle Regioni ospitanti e spesso si paga di più fuori della Campania, perché anche l'indotto si sposta altrove e mi riferisco ai parenti che dimorano in albergo, spendendo anche per mangiare. A questo aggiungiamo anche le spese per eventuali controlli post degenza. C'è da augurarsi che la nuova organizzazione sanitaria della Regione Campania, la ridefinizione ospedaliera per numeri di posti letto disponibili e valide alternative ai ricoveri, facciano segnare una inversione di tendenza». Ed, ancora, sottolinea Triassi: «Particolare attenzione auspico che sia dedicata alle branche e alle discipline che fanno registrare il maggior numero di esodi fuori dal territorio regionale. Per capirne i motivi e porvi un rimedio». L'ammontare della spesa sanitaria in Italia aumenta ogni anno senza che corrisponda un miglioramento nella qualità delle prestazioni, né che si riesca a frenare il ricorso alle prestazioni private pagate di tasca propria dai cittadini, dicono le associazioni dei pazienti.
«Se nel 2012 spendevamo quasi 111 milioni di euro e oggi siamo arrivati a superare i 117 milioni occorre interrogarsi. I costi vanno messi sotto controllo e le prestazioni migliorate. E anche noi medici dobbiamo fare la nostra parte» polemizza il docente. E conclude: «La disinformazione fa spesso più danni di molte potenziali carenze. In Campania esistono tante eccellenze, molte delle quali attraggono pazienti anche dal Nord. Per questo non è raro che un cosiddetto viaggio della speranza finisca per il paziente con un biglietto di ritorno in Campania».
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino