Da Marano a Ceraso settantaquattro anni dopo l'eccedio ad opera dei soldati tedeschi. Le spoglie mortali di Gaetano Giordano, medaglia d’argento al valor militare,...
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L’11 settembre del 1943, a Marano, otto militari italiani addetti a una postazione fotoelettrica rifiutarono di arrendersi. La postazione sorgeva nella località Castello di Scilla, dove si trovava anche la masseria del contadino Vincenzo Di Marino, saccheggiata dai nazisti. I militari italiani, secondo la ricostruzione di alcuni storici, provarono anche a difendere la masseria e per questo motivo furono uccisi insieme al civile. Tutti vennero costretti a scavare le proprie fosse, prima di essere fucilati dinanzi alle famiglie. La sepoltura dei cadaveri fu impedita per alcuni giorni. Tra loro c'era Gaetano Giordano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino