Ucciso dai nazisti nel '43: dopo 74 anni Gaetano Giordano «torna a casa»

Ucciso dai nazisti nel '43: dopo 74 anni Gaetano Giordano «torna a casa»
Da Marano a Ceraso settantaquattro anni dopo l'eccedio ad opera dei soldati tedeschi. Le spoglie mortali di Gaetano Giordano, medaglia d’argento al valor militare,...

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Da Marano a Ceraso settantaquattro anni dopo l'eccedio ad opera dei soldati tedeschi. Le spoglie mortali di Gaetano Giordano, medaglia d’argento al valor militare, ucciso a Marano l'11 settembre del 1943 e da allora sepolto nel cimitero cittadino  di via Vallesana, sono state trasportare oggi nel suo paese natale, Ceraso, nel Salernitano.  La consegna dell'urna contenente i resti del militare è stata accompagnata da una solenne cerimonia che si è svolta alla presenza dei familiari del giovane soldato e i rappresentanti istituzionali dei due comuni. Ad interessarsi al caso di Giordano era stato il nipote Pierino, che nei giorni scorsi era stato a Marano dove si sono svolte le operazioni per la traslazione dei resti mortali.


L’11 settembre del 1943, a Marano, otto militari italiani addetti a una postazione fotoelettrica rifiutarono di arrendersi. La postazione sorgeva nella località Castello di Scilla, dove si trovava anche la masseria del contadino Vincenzo Di Marino, saccheggiata dai nazisti. I militari italiani, secondo la ricostruzione di alcuni storici, provarono anche a difendere la masseria e per questo motivo furono uccisi insieme al civile. Tutti vennero costretti a scavare le proprie fosse, prima di essere fucilati dinanzi alle famiglie. La sepoltura dei cadaveri fu impedita per alcuni giorni. Tra loro c'era Gaetano Giordano.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino