Ercolano, minacce all'ambiente: sigilli ad autolavaggio e autofficina

Autolavaggio sottoposto a sequestro
ERCOLANO. Solventi chimici e fanghi di lavorazione immessi direttamente nella rete fognaria attraverso un sistema rudimentale e un tubo nascosto sotto una folta vegetazione....

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ERCOLANO. Solventi chimici e fanghi di lavorazione immessi direttamente nella rete fognaria attraverso un sistema rudimentale e un tubo nascosto sotto una folta vegetazione. L’ennesima minaccia criminale alla salute e al verde pubblico scoperta dalle forze dell’ordine nella parte alta della città degli Scavi che ha portato al sequestro di un autolavaggio e di un’officina, due denunce penali e sanzioni per circa 15mila euro. L'operazione di contrasto all’illegalità è stata effettuata dalla polizia locale in collaborazione con la tenenza dei carabinieri di Ercolano, la capitaneria di Porto di Torre del Greco, l’Arpac e l’Asl Napoli 3 Sud.


Gravi le scoperte effettuate nell’autolavaggio in via Patacca 100: mediante alcune prove idrauliche con il tracciante colorato è stata appurata una manomissione all’impianto idrico che consentiva di prelevare l’acqua direttamente da un pozzo di 110 metri di profondità senza passare per l’impianto di depurazione, non funzionante. Così, l’acqua utilizzata pel il lavaggio delle vetture era scaricata direttamente nella rete fognaria attraverso un tubo nascosto sotto la vegetazione, per la cui rimozione è stato necessario l’intervento di tecnici incaricati alla manutenzione del verde pubblico. Nella stessa area dell’autolavaggio, estesa su un terreno agricolo di circa 2mila metri quadrati asfaltati abusivamente, sono state trovate 4 strutture in ferro abusive per un’estensione di 60 metri quadrati. L’autolavaggio è stato sequestrato e il titolare denunciato per la mancata differenziazione di rifiuti solidi urbani con una multa di 1250 euro.


A pochi metri, in via Benedetto Cozzolino, è stata sequestrata un’attività di gommista ed autoriparatore perché è stato scoperto che il titolare operava abusivamente senza autorizzazioni: oltre ai sigilli all’attività, si è provveduto a multare il titolare con una contravvenzione di 12mila euro per violazioni tra cui inquinamento ambientale e smaltimento irregolare di rifiuti speciali.
 
 
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Il Mattino