Mobili e scheletri d'auto a Licola arenile-discarica

Sulla spiaggia anche carcasse di animali arrivate dall'alveo Camaldoli

I rifiuti ritrovati a Licola
Una lunga scia di rifiuti sulla spiaggia libera di Licola a ridosso della foce dell'Alveo dei Camaldoli. Arredi dismessi, carogne di animali, pneumatici, giocattoli,...

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Una lunga scia di rifiuti sulla spiaggia libera di Licola a ridosso della foce dell'Alveo dei Camaldoli. Arredi dismessi, carogne di animali, pneumatici, giocattoli, frigoriferi, rottami di autovetture in bella mostra sull'arenile tra chi cerca di fare jogging o una passeggiata in riva al mare. È l'ennesimo sfregio a questo lembo di costa che ha sullo sfondo le isole di Ischia e Procida. «La presenza dei rifiuti sulla spiaggia di Licola è una questione annosa che deriva dall'insistenza della foce dell'Alveo dei Camaldoli, che raccoglie le acque reflue di moltissimi comuni ed è gestito dal Consorzio di Bonifica - ha detto Gigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli - Il tratto di pertinenza del nostro comune è solo quello finale, che interessa la foce e la spiaggia.



Ogni volta che piove molto, purtroppo si verifica la stessa situazione. Sono già avviate le interlocuzioni tra i comuni interessati, il Consorzio e la Regione, perché la soluzione deve essere trovata a livello sovracomunale, con una pulizia regolare e l'individuazione e l'eliminazione di eventuali scarichi abusivi lungo tutto il tratto dell'Alveo. Non è semplice, non è immediato, ma siamo sulla buona strada, con un interesse reale e concreto di tutti gli enti coinvolti».

Una situazione divenuta ormai cronica ma che dipende anche dagli altri canali pluviali non appena si verificano delle piogge intense. In questi giorni il Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno ha aggiornato e rifatto il progetto di riqualificazione dell'Alveo dei Camaldoli. Un primo stralcio sarà effettuato attraverso un finanziamento governativo di poco meno di otto milioni di euro, per il quale nei prossimi mesi sarà indetta la gara d'appalto per l'aggiudicazione dei lavori che riguarderanno la parte terminale dell'Alveo per eliminare il problema degli allagamenti che puntualmente si verificano nella piana di Licola appena ci sono delle piogge torrenziali. «Il mare fa il suo lavoro, restituendo parte dei materiali che gli arrivano attraverso i fiumi e i canali - ha detto Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico di Legambiente Campania - E non tutto è negativo: parte dei materiali è costituita da resti vegetali e questi possono essere utili alla ricolonizzazione degli arenili da parte delle specie vegetali tipiche, le cosiddette psammofite, in grado a loro volta di stabilizzare gli arenili contrastando i fenomeni erosivi, incrementare la biodiversità e il valore ecologico dei luoghi. È chiaro che tutto il resto dei materiali non ci dovrebbe esserci. Infine, sono stati ripristinati gli argini del lago Patria dopo l'intervento delle ruspe della Sma Campania.

Ritorna quindi, percorribile tutta la strada circumlacuale dopo che l'esondazione dei giorni scorsi aveva creato disagi alla viabilità. Il motivo è legato all'ostruzione della foce dello specchio acqueo tramite l'insabbiamento che provoca il ritorno delle acque verso l'interno. «Il lavoro svolto dicono Tommaso Sodano, Fiorella Zabatta e Antonio Capasso, presidente e componenti del cda della Sma - è stato importante sia ai fini della messa in sicurezza di tutta l'area sia, anche, della viabilità locale che ne aveva ampiamente risentito».
 

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Il Mattino